Nei giorni scorsi Ferrovia Emilia Romagna (FER) ha comunicato che dall’8 giugno al 5 settembre 2025 sulla Modena-Sassuolo verranno effettuati lavori sull’infrastruttura che avranno ripercussioni sulla normale circolazione ferroviaria. Per informazioni sulle corse soppresse e sostituite da bus, invitava l’utenza a consultare i canali di vendita di Trenitalia Tper.
“La motivazione addotta da FER in quest’occasione fa riferimento a generici “lavori sull’infrastruttura” mentre nella comunicazione precedente, rivolta a comitati e associazioni, si comunicava una sospensione della durata di un paio di mesi, per un adeguamento della galleria della fermata sotterranea del Policlinico di Modena” – dichiara in una nota Giuseppe Poli – Responsabile trasporti Modena e Emilia Romagna di Federconsumatori -.
“In questi tre mesi sulla direttrice Modena-Sassuolo si aggiungeranno 52 bus sostitutivi al giorno che intaseranno ulteriormente le strade, con l’impossibilità per gli utenti di portare al seguito le biciclette che di norma vengono caricate sul treno. Durante questa interruzione i bus sostitutivi impiegheranno 50 minuti per l’intero percorso, anziché i 38 minuti previsti con il treno.
Ancora una volta Federconsumatori contesta le modalità con cui vengono organizzati i cantieri necessari per l’ammodernamento di questa tratta ferroviaria, che da diversi anni coincidono con la chiusura delle scuole. Una recente indagine svolta dalle Associazioni dei Consumatori in collaborazione con UniMoRe ha certificato che sulle linee regionali di FER solo il 17% degli utenti viaggia per ragioni di studio mentre per oltre il 78% utilizza il treno per lavoro e svago. Ancora una conferma che il servizio ferroviario rappresenta una necessità permanente per tanti utenti, anche al di fuori del pur importantissimo servizio stagionale per gli studenti.
Mentre la Provincia di Modena approva un condivisibile ordine del giorno per “una mobilità pubblica integrata, sostenibile e competitiva” con al centro il trasporto ferroviario, per la Modena-Sassuolo si perpetua nel tempo lo stillicidio di disservizi e chiusure, che non hanno prodotto tangibili vantaggi per gli utenti, a partire dai tempi di percorrenza rimasti inalterati negli ultimi anni.
Per Federconsumatori si conferma l’urgenza di realizzare le scelte già discusse nel ’98 nell’ambito dell’allora nascente Alta Velocità: il raddoppio della Modena-Soliera-Carpi, il completamento dell’infrastruttura in stazione di Modena per gli ingressi da Mantova, una completa integrazione con i servizi della Modena-Sassuolo senza cambio treno, la velocizzazione delle due tratte per rendere ancora più concorrenziale e appetibile l’utilizzo del treno. Tutto questo anche allo scopo di “sgonfiare” l’enorme mole di traffico su gomma che opprime Modena ed altre città della provincia, e che peggiora in modo sensibile la qualità dell’aria, e mette a rischio la salute di cittadine e cittadini”,conclude Poli – Responsabile trasporti Modena e Emilia Romagna di Federconsumatori.