Giovedì 29 maggio la Città di Mirandola ha celebrato il tredicesimo anniversario della seconda scossa sismica del 2012 che colpì duramente il territorio comunale segnando in maniera indelebile la storia e la vita della comunità.

Due i momenti istituzionali di commemorazione organizzati, con filo conduttore il ricordo e la vicinanza a quanti furono duramente colpiti da quel tragico evento. Il primo appuntamento si è tenuto presso le Scuole “Montanari”, luogo simbolico in quanto sede del primo centro operativo attivato durante l’emergenza. Qui il Vice Sindaco di Mirandola, Marina Marchi ha partecipato alla cerimonia commemorativa promossa dagli studenti e dal corpo docente dell’istituto, diretto dalla Prof.ssa Anna Oliva, in collaborazione con la Scuola di Musica “Carlo & Guglielmo Andreoli”.

A seguire, alle ore 9, sul sagrato del Duomo cittadino in Piazza Conciliazione, il Sindaco Letizia Budri, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, ha letto – accompagnata dal rintocco delle campane della Chiesa di Santa Maria Maggiore – i nomi di tutte le vittime del sisma. Un ricordo, partecipato e commosso, seguito dalla lettura della lettera inviata dal Presidente della Camera dei Deputati On. Lorenzo Fontana: “Rivolgo il mio più cordiale saluto ai partecipanti alla commemorazione del 13° anniversario del sisma del 29 maggio 2012. Quel tragico evento ha lasciato un’impronta indelebile sui comuni della Bassa modenese e sull’Italia intera, che ancora oggi lo ricorda con immutata commozione. In questa triste ricorrenza mi unisco dunque idealmente a Voi per rendere omaggio alla memoria delle vittime ed esprimere la vicinanza mia personale e della Camera dei deputati a tutti coloro che in quel giorno funesto persero affetti, beni materiali e lavoro, ma non la speranza. Dinanzi a tanta sofferenza, infatti, la comunità di Mirandola e le altre colpite dal terremoto hanno saputo reagire, affrontando la sfida della ricostruzione con tenacia e determinazione. Esprimo, inoltre, i miei sentimenti di stima e profonda considerazione al personale specializzato e ai numerosi volontari che, già nelle prime ore successive al disastro, si adoperarono per prestare soccorso alla popolazione. Ricordare quanto avvenne in questi territori è un dovere morale e un monito a promuovere, in ogni sede, una solida cultura della sicurezza e della prevenzione nella gestione di calamità. Vi giunga, quindi, il mio sincero augurio per il miglior esito dell’iniziativa. Ha concluso nel suo pensiero rivolto alla comunità mirandolese la terza carica dello Stato.

“Da tredici anni, per la comunità mirandolese, il 29 maggio rappresenta un momento di profondo raccoglimento – ricorda il Sindaco Letizia Budri – una data che ci invita alla riflessione e al ricordo di quanto accadde, colpendo duramente le nostre famiglie, il tessuto sociale e le infrastrutture della città. Fu un sacrificio altissimo, al quale Mirandola seppe reagire con forza, dignità e uno spontaneo e profondo senso di solidarietà. Una tragedia, senza dubbio, ma anche un’occasione in cui il Paese intero poté riconoscere la straordinaria resilienza della nostra gente. Sono valori che oggi trasmettiamo alle nuove generazioni, a coloro che non vissero direttamente quei giorni, ma ne custodiscono la memoria attraverso i racconti di genitori e nonni”.