La Regione Emilia-Romagna continua a investire sui più piccoli e sulle famiglie, e lo fa confermando e rafforzando anche per l’anno educativo 2025/2026 lo stanziamento di risorse per abbattere le rette di frequenza dei nidi.

Quasi 45 milioni di euro, 2 in più rispetto allo scorso anno, di fondi europei Pr Fse+ 2021-2027 destinati a consolidare l’ampliamento dell’offerta educativa, sostenere l’ulteriore aumento del numero dei bambini iscritti nel sistema dei servizi educativi 0-3 anni e promuoverne il più ampio accesso, a partire dalle fasce di popolazione in condizioni di svantaggio. Il via libera della Giunta regionale è arrivato nell’ultima seduta, e i Comuni e le Unioni di Comuni avranno tempo fino al 17 settembre 2025 per presentare le candidature.

Una scelta politica, e una misura, che hanno portato a risultati tangibili: i bambini iscritti ai nidi pubblici o convenzionati nell’anno educativo 2023/2024 erano il 39,45% (corrispondenti a 35.455) della popolazione residente nella fascia 0-3 anni (90.091); l’anno precedente (2022/2023) la percentuale era del 36,3%, e dieci anni prima (2012/2013) il tasso era fermo al 29,3%: in poco più di dieci anni, un incremento di dieci punti percentuali. Prendendo in considerazione solo l’ultimo anno educativo (2024-2025), sono stati richiesti, grazie a questo provvedimento, 1.682 posti nuovi.

Non solo. Se si considerano l’annualità 2020-2021 e quella 2023-2024 (ultima rilevata), in quattro anni l’incremento generale è stato del 20,6% a livello regionale, con un picco del 41,5% nelle aree interne del ferrarese e montane. Nei Comuni capoluogo l’aumento è stato del 14,4% e in quelli non capoluogo del 25,6%.

“La Regione Emilia-Romagna è costantemente impegnata a rendere l’accesso ai servizi per la prima infanzia più equo e inclusivo, e per l’anno 2025/2026 abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente questa misura, aumentando di 2 milioni di euro le risorse ad essa destinati- commenta l’assessora regionale alle Politiche per l’infanzia e Welfare, Isabella Conti-. È nel Dna del nostro welfare sostenere le famiglie e investire nel futuro dei più piccoli; continuiamo a farlo con un provvedimento che permette non solo di qualificare ulteriormente l’offerta dei servizi educativi, che già in Emilia-Romagna rappresentano un’eccellenza, ma di favorire la conciliazione vita lavoro delle donne e di ampliare sempre più la platea di bambine e bambini frequentanti. I numeri ci dicono che stiamo percorrendo la strada giusta, basti pensare che la frequenza al nido è passata dal 29,3% dell’anno educativo 2012/13 al 39,4% del 2023/24”.

 

Le azioni ammesse al finanziamento

Per l’anno educativo 2025-2026 i Comuni e le Unioni di Comuni potranno candidarsi ad una delle tre azioni previste dal Pr Fse+: consolidamento dei nuovi posti attivati nell’anno educativo 2024-2025; ampliamento dell’offerta di servizi educativi per la prima infanzia con il sostegno all’attivazione di nuovi posti; abbattimento delle rette e degli oneri a carico delle famiglie per promuovere l’accesso ai servizi educativi 0–3 anni.

Le risorse sono quelle messe a disposizione dal Programma Fse+ 2021/2027 Priorità 3. “Inclusione sociale” per complessivi 44.857.410 euro e saranno così distribuite: 15.000.000 di euro per l’azione di “Consolidamento” e quella di “Ampliamento” (il contributo è riservato a bambini e bambine appartenenti a famiglie con attestazione Isee Indicatore Situazione Economica Equivalente pari o inferiore a 40mila euro), 29.857.410 euro per quella di “Abbattimento”, di cui 11.413.710 euro per il finanziamento ai Comuni montani e a quelli classificati nella strategia Stami (famiglie con Isee pari o inferiore a 40mila euro) e 18.443.700 euro per il finanziamento ai restanti Comuni (famiglie con Isee pari o inferiore a 26mila euro).

Possono essere ammessi al contributo i nidi (compresi micro-nidi, nidi aziendali e sezioni primavera) e servizi sperimentali, questi ultimi esclusivamente in relazione al numero di posti destinati alla fascia 0-3 anni; i Piccoli Gruppi Educativi solo se il Comune/Unione attesti e motivi l’impossibilità di attivare le diverse tipologie di servizio nido.

Le richieste dovranno essere compilate unicamente attraverso la modulistica che sarà disponibile all’indirizzo https://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/ e dovranno essere inviate all’indirizzo pec progval@postacert.regione.emiliaromagna.it entro il 17 settembre 2025.