La serata di venerdì 6 giugno inaugura ufficialmente la lunga estate sul palcoscenico di Piazza Maggiore alle ore 21.30 con lo spettacolo Insindacabili, condotto da Marianna Aprile e Luca Bottura, in una produzione originale a cura di Mismaonda. Una serata dedicata ai quattro Sindaci che, dal Dopoguerra al 1993, guidarono prima la rinascita cittadina e poi la costruzione del “mito” del buon governo di Bologna, città del welfare, della cooperazione, dei diritti, della solidarietà.
A 50 anni dalla morte del primo Sindaco Giuseppe Dozza, a 100 dalla nascita di Guido Fanti e Renato Zangheri e a 20 dalla morte di Renzo Imbeni, che governò la città dal 1983 al 1993, agli albori della Seconda Repubblica, la serata indaga attraverso testimonianze e ricordi un’eredità che parla ancora al presente.
Sul palco, assieme ad Aprile e Bottura, ci saranno il giornalista Matteo Caccia, la storica e conduttrice Michela Ponzani e Cuoro, al secolo Gioia Savatori, autrice e attrice di teatro, che intrecceranno i loro interventi alle voci e ai ricordi dei cittadini, accompagnati dalla live band Ridillo e intervallati da alcune immagini del documentario “La Febbre del Fare. Bologna 1945 – 1980” di Michele Mellara e Alessandro Rossi, che racconta proprio quella stagione irripetibile.

Un altro anniversario è quello che si celebra a Palazzo Pepoli, il Museo della Storia di Bologna: a vent’anni dalla scomparsa, la mostra Ideas from Massimo Osti – From Bologna beyond fashion ripercorre l’eredità creativa del visionario designer bolognese Massimo Osti, che con marchi come C.P. Company e Stone Island ha ridefinito i confini dello sportswear contemporaneo proiettandolo nell’olimpo del fashion internazionale.
Rivoluzionario, instancabile ricercatore e sperimentatore, creatore di un’inconfondibile estetica, la figura di Osti viene restituita attraverso un’esposizione che unisce pezzi d’archivio originali, libri, immagini, tessuti, appunti e schizzi restituendo una figura unica nella storia della moda italiana, che fino all’ultimo restò fedele alla sua città. La preview di venerdì 6 giugno (prenotazione su www.bolognaporticifestival.it) è preceduta, alle ore 18, dall’incontro La rivoluzione di Massimo Osti: da Bologna, oltre la moda con Lorenzo Osti, Enrico Brizzi e Francesca Ragazzi, Head of Editorial Content di Vogue: l’incontro è parte della rassegna “Prospettiva Bologna. Tra narrazioni e identità” a cura di Roberto Grandi.
Ai Giardini Margherita (ingresso Porta Castiglione), l’ex vasca da gioco nell’area bambini inaugura alle 17.00 …e io ti chiamerò la rossa, installazione dell’artista e architetta slovena Simona Muc, in arte Niti Niti, realizzata in collaborazione con l’associazione RE-USE With love.
Per tutto il week end, esposto al pubblico un quadro tridimensionale in ceramica smaltata rossa – il colore più caratteristico della città – composto da 666 cilindri, il numero degli archi dei Portici di San Luca, che l’artista ha voluto donare alla città che l’ha accolta. Un’opera destinata ad essere smontata nella performance Take it – Make it di domenica 8 giugno durante la quale Niti Niti donerà al pubblico i singoli pezzi, per farli rivivere in altri contesti.
La ‘balera’ sotto le stelle di Piazza della Pace ospita una serata dedicata alle danze antiche, alle ore 19 con il laboratorio “Passi e figurazioni del ballo antico ‘Prima del liscio’” a cura di Dina Staro e Associazione ‘e bene venga maggio’ di Monghidoro, per apprendere le movenze di balli come manfrine e ruggeri, fino alle figure della Filuzzi (prenotazione su www.bolognaporticifestival.it), per proseguire alle 21.15 con la serata danzante assieme ai Suonatori della Valle del Savena e La Vaporiera, due storiche formazioni dell’Appennino, che guideranno i passi del pubblico danzante alle origini della Filuzzi.
Dal Museo della Storia di Bologna di Palazzo Pepoli (via Castiglione, 10) parte alle ore 16 il tour “I Portici dei Nobili dal Medioevo al Barocco” a cura di Bologna Welcome in collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna (prenotazione su www.bolognaporticifestival.it), itinerario tra i portici storici da via Marsala a via Santo Stefano, sulle tracce dei palazzi della famiglia Bentivoglio e dei capolavori architettonici dal Medioevo al Settecento. Ai Portici è dedicato l’incontro “Scatti fra i Portici” alle ore 10.30 (Auditorium Biagi, Biblioteca Salaborsa) a cura dell’Ufficio Portici Patrimonio Mondiale, con le studentesse e gli studenti del Liceo Galvani e Lions, in collaborazione con AIGU Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO.
Tutti gli eventi sono gratuiti, ad accesso libero o su prenotazione.
Le diverse modalità di accesso sono indicate sul sito del Festival, che riporterà anche le eventuali variazioni al programma e le sedi degli eventi in caso di maltempo.
Il Bologna Portici Festival è un evento promosso dal Comune di Bologna, con il sostegno del Ministero del Turismo e della Regione Emilia-Romagna.
Sono partner del Festival Bologna Servizi Funerari e Cimiteriali, Dulcop e la concessionaria Moreno.