Completare l’iter per elevare in fascia A la Questura di Modena, in modo da determinarne un incremento di organico e rafforzarne professionalità, organizzazione e dotazioni. È la richiesta che il Consiglio comunale di Modena rivolge al Governo, approvando, nella seduta di giovedì 5 giugno, la mozione presentata da Pd e Avs. Il documento è stato approvato con il voto favorevole dei proponenti e di Pri-Azione e M5s; astensione per Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Modena, Modena in ascolto e Modena per Modena.

Illustrando il documento, Stefano Manicardi (Pd) ha precisato che le Questure sono uffici territoriali provinciali per l’esercizio delle funzioni di questore e Polizia di Stato, e che spetta a quest’ultima vigilare sull’ordine pubblico e provvedere alla sicurezza dei cittadini. Il consigliere ha quindi puntualizzato che gli attuali organici della Questura di Modena non sono più adeguati alla realtà odierna del territorio, come peraltro confermano gli stessi sindacati di Polizia: “La normativa che ne stabilisce le unità – ha precisato Manicardi – risale al 1989, e da allora la provincia è molto cambiata, sia sotto il profilo della popolazione residente che dell’evoluzione socioeconomica, con tutte le conseguenze da ciò derivanti per fenomeni di criminalità e flussi migratori che la nostra Questura, soprattutto alla luce di recenti e diversi episodi, deve gestire e controllare”.

Il consigliere ha quindi ricordato le due mozioni approvate nella precedente consiliatura con le quali si esprimeva, prima al Governo Conte II, poi all’attuale Governo Meloni, la necessità di elevare la Questura di Modena dall’attuale fascia B, puntualizzando che “l’elevazione non è solo una questione nominalistica, con cui si eleva il livello di preposizione da Dirigente superiore della Polizia di Stato a Dirigente generale di pubblica sicurezza, ma un atto che porta in concreto un incremento quantitativo, organizzativo e di professionalità, consentendo un nuovo organico certo, stabile e non soggetto a eventuali scelte una tantum”.

Sottolineando quindi che il tema del potenziamento della Questura “è una necessità denunciata da cittadini, comitati e sindacati di Polizia e su cui, peraltro, le diverse forze politiche hanno assunto, trasversalmente, precisi impegni, sia alle elezioni politiche del 2022 che, a livello locale, alle elezioni amministrative 2024”, la mozione chiede al Governo il completamento dell’iter di l’elevazione in fascia A della Questura di Modena, impegnando l’Amministrazione comunale a sostenere e promuovere questo percorso, anche con il coinvolgimento dei parlamentari modenesi.

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Gli interventi dei consiglieri in Aula prima dell’approvazione della mozione presentata da Pd e Avs

L’approvazione della mozione sull’elevazione di fascia della Questura di Modena, presentata da Pd e Avs, è stata anticipata da un lungo dibattito aperto da Maria Grazia Modena (Modena per Modena) che ha espresso sostegno “critico” alla mozione, auspicando una maggiore condivisione istituzionale e un approfondimento in sede di commissione sul tema che porti a un documento unitario, “in grado di dare forza al sindaco in vista del nuovo Patto per la sicurezza”.

Per il consigliere Giovanni Bertoldi (Lega Modena) “il vero problema non è la classificazione formale della Questura, ma la presenza effettiva di agenti sul territorio. L’attuale Governo ha già rafforzato gli organici, soprattutto per i turni notturni. La fascia A non sarebbe di per sé una rivoluzione: ciò che conta è completare l’aumento di organico”.

Per Fratelli d’Italia, Luca Negrini ha sostenuto che “il testo della mozione sembra costruito per mettere in difficoltà il nostro gruppo e ignora, volutamente, quanto il Governo ha già fatto sul tema della sicurezza. Peraltro – ha proseguito il capogruppo – la mozione chiede un iter che è già in corso”. Il consigliere ha quindi ricordato che in provincia sono arrivati oltre cento nuovi operatori di Polizia di Stato, ribadendo che l’iter per l’elevazione della Questura è già in corso. Poi, soffermandosi sul Decreto sicurezza, divenuto legge, ha parlato di “impatto positivo sulla vita dei cittadini”.

Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) ha richiamato l’attenzione sull’obiettivo centrale della mozione: “La fascia A della Questura riguarda tutti, anche noi del centrodestra e non dovrebbe essere oscurata da polemiche politiche». Il consigliere ha difeso la necessità di aggiornare le norme: “Se aumentano certi reati, è giusto che aumentino anche le leggi speciali per contrastarli. Nessuno vuole limitare le libertà, ma è evidente che mancano controlli su certi reati della quotidianità”.

Per il Pd, Gianluca Fanti ha sottolineato la necessità di affrontare la questione sicurezza in modo strutturale, sia sul piano repressivo che sociale: “La sicurezza non ha colore politico. Con la mozione chiediamo al Governo un intervento che tenga conto della complessità del nostro territorio, anche attraverso una nuova articolazione delle forze di Polizia”. “Se davvero, come sostiene il centrodestra, l’elevazione della Questura è vicina, perché non votare a favore di questa mozione?” ha chiesto Stefano Manicardi, sottolineando inoltre come la sicurezza non possa dipendere dalla volontà politica del momento e sollevando dubbi sul reale impatto nel territorio modenese del Decreto sicurezza. Dal canto suo Alberto Bignardi ha posto l’accento sulle cause profonde dell’insicurezza e sulle divergenze ideologiche nel modo di affrontarla: “Per la destra sicurezza significa Taser e repressione, per noi significa prevenzione, cultura e informazione”, ha detto. Il consigliere ha inoltre criticato il Decreto sicurezza per la “criminalizzazione del dissenso” e per pene sproporzionate su temi come l’occupazione abusiva. Anche Federica Di Padova ha messo in discussione l’efficacia del cosiddetto Decreto Sicurezza: “È un provvedimento che punta più alla punizione che alla prevenzione, persino nei confronti della resistenza passiva”. La consigliera ha ribadito che il concetto di sicurezza non può ridursi alla repressione: deve invece includere coesione sociale, risorse adeguate e forze dell’ordine formate per tutelare soprattutto le fasce più fragili della popolazione. Per Diego Lenzini l’elevazione della Questura “non riguarda solo risorse in più, ma anche il rafforzamento dell’investigazione, dell’azione antimafia e la capacità operativa complessiva. Modena la fascia A la merita: è una richiesta giusta e necessaria”, ha concluso.

“La sicurezza si costruisce affrontando le cause profonde che la mettono a rischio”, ha spiegato Giovanni Silingardi (Movimento 5 Stelle), rimarcando come l’elevazione della Questura serva soprattutto a stabilizzare l’organico, oggi ancora tarato su una struttura definita nel 1989, non più adeguata alla realtà attuale.

“Con l’aumento della popolazione e della criminalità, c’è bisogno di rafforzare gli organici e garantire stabilità e l’elevazione in fascia A della Questura è uno strumento utile per aumentare la sicurezza in città”: così Martino Abrate (Avs) che ha inoltre criticato il decreto sicurezza nazionale, giudicandolo inefficace: “Non aumenta la sicurezza reale, ma inasprisce i reati legati alla protesta e alla libertà di espressione”.