Dal 20 giugno gli esercizi di vicinato fino a 250 metri quadri di superficie che si trovano nel centro storico e in altre strade vicine alla corona dei viali dovranno chiudere alle 20 e non potranno riaprire prima delle 6 del giorno dopo. Lo prevede l’ordinanza firmata dal sindaco Massimo Mezzetti a tutela della tranquillità e del riposo dei residenti e del decoro urbano in vista dell’avvio della stagione estiva con un maggiore afflusso di persone in queste zone della città. La misura avrà una durata inziale di un mese, fino al 19 luglio, con possibilità di proroga ed è analoga a quella adottata durante le festività natalizie.
La decisione nasce anche a seguito delle analisi svolte all’interno del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e dalla valutazione che vietare la sola vendita delle bevande alcoliche e superalcoliche è facilmente eludibile e non puntualmente controllabile. La chiusura di questi esercizi di vicinato alle 20 è stata quindi ritenuta la più idonea a garantire una ordinata e serena frequentazione degli spazi pubblici intervenendo per evitare gli assembramenti nelle aree esterne nelle quali l’abuso di alcolici determina disturbo e degrado urbano.
L’area nella quale l’ordinanza avrà valore è quella compresa tra viale Vittorio Veneto, viale Molza, viale Monte Kosica, viale Crispi, piazzale Natale Bruni, viale Caduti in Guerra, viale Rimembranze, piazzale Risorgimento a cui si aggiungono via dell’Abate, via Mazzoni, via Piave, viale Sigonio, via Medaglie d’Oro, via San Faustino, via Rainusso, via Cassiani, viale Gramsci e via Emilia Ovest dall’intersezione con largo A. Moro all’intersezione con viale Italia.
“Alla vigilia di un’estate con tanti appuntamenti mettiamo in campo uno strumento ulteriore ai controlli del territorio che riteniamo possa dare buoni risultati sia in centro che nelle vie più prossime – spiega il sindaco Massimo Mezzetti – E’ importante varare provvedimenti che possano essere efficaci e di cui si possa esercitare un controllo adeguato. Alla scadenza del primo mese analizzeremo l’impatto per un’eventuale proroga dello strumento”
Le violazioni all’ordinanza prevedono una sanzione amministrativa da 500 a 5000 euro, nel caso di violazione ripetuta due volte in un anno il Questore può disporre la sospensione dell’attività per quindici giorni.