
“Ancora inaccettabili disuguaglianze tra lavoratrici e lavoratori della scuola con contratti FAD, ovvero assunti ad ottobre con, all’interno del proprio contratto, la clausola risolutiva “fino all’avente diritto”.
I tempi degli Uffici Scolastici Regionali nella pubblicazione delle graduatorie di merito sono stati peró più lunghi del previsto, motivo per cui nessun docente titolare è stato assegnato su questi posti entro il termine stabilito. Quindi i precari restano in cattedra…ma come?”
Così Eleonora Verde, segretaria Flc Cgil Modena che prosegue: “Il ministero emana una nota nella quale indica che per questi lavoratori il contratto deve essere prorogato non oltre il 30 giugno. La maggior parte degli istituti di Modena, seguendo le indicazioni, hanno deciso di prorogarli fino al 30 giugno, ma quattro istituti del nostro territorio, sulla base di una circolare emanata dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Modena, hanno risolto i contratti per trasformarli fino al termine delle lezioni, quindi 6 giugno, con tutto quello che ciò ha comportato, negativamente, in termini economici e giuridici per le lavoratrici e i lavoratori, procedura sulla quale la Flc Cgil si è espressa con ferma contrarietà. Ma l’ingiustizia non si ferma: oggi si pone il problema degli scrutini e degli esami.
Avremo quindi lavoratori con contratti a singhiozzo che copriranno solo singole giornate nelle quali i docenti saranno impegnati a garantire ai propri studenti una valutazione idonea e a completare il percorso formativo con gli esami. Altri lavoratori invece nella medesima situazione con ben altre tutele, che lavoreranno continuativamente per tutto il periodi di scrutini ed esami.
Questa è una disuguaglianza e un’ingiustizia che non è tollerabile soprattutto quando avviene all’interno di un territorio come il nostro”.
“Troviamo inaccettabile che si lasci all’interpretazione delle singole scuole la sorte di lavoratori, che già vivono uno stato di precarietà costante, senza i quali gli istituti non sarebbero nelle condizioni di operare considerato che su Modena il 30% del personale è precario. Parliamo di docenti di italiano, informatica, lingue straniere che hanno perso e continuano a perdere diritti e tutele contrattuali.
Interverremo affinché le scuole che hanno scelto la “strada del risparmio” tornino sui loro passi. La precarietà nella scuola – conclude Eleonora Verde – è un problema che va risolto: l’8 e il 9 giugno andiamo a votare per ridare dignità al lavoro, contro ogni forma di precarizzazione”.