
Una giornata all’insegna della condivisione e della socialità per celebrare un percorso partecipativo che ha coinvolto cittadine e cittadini dei tre comuni di Albinea, Quattro Castella e Canossa. Ecco in cosa consisterà la “Festa di Sconfinamenti”, che animerà il Centro Sociale Autogestito Borzano (Via Borzano 128, Canossa) domenica 8 giugno.
Questo ritrovo è il primo evento pubblico ideato dall’artista Ilaria Turba per la seconda edizione di “Sconfinamenti. Arte e natura nelle terre matildiche”, curata da Daniele De Luigi.
Sconfinamenti è il progetto promosso dai tre comuni, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, che attraverso l’arte ha l’obiettivo di fare rete, valorizzare la prima collina e i sentieri matildici naturalistici, coinvolgendo cittadini e comunità.
In occasione della Festa di Sconfinamenti, il pubblico potrà partecipare attivamente alla realizzazione delle tre opere pubbliche permanenti di questa edizione, che nell’autunno 2025 saranno installate permanentemente nei tre territori comunali.
Negli ultimi sei mesi, Ilaria Turba ha soggiornato in residenza a più riprese nei tre comuni reggiani, ha esplorato i territori, i paesi e le frazioni, e incontrato le comunità, conoscendo numerose persone, e chiedendo loro disponibilità a raccontare la propria storia, a mostrare e selezionare immagini fotografiche del proprio archivio sul tema “dello stare e del fare insieme”. Da questi incontri è emersa la natura collettiva di questi territori, dove l’associazionismo è un motore importantissimo della comunità, e dove la socialità è in alcuni casi radicata, in altri si palesa come forma di resistenza allo spopolamento, o è al centro di progetti di riqualificazione.
Alla luce di quanto emerso in questi incontri, l’artista ha scelto di concentrarsi nello specifico su luoghi dell’aggregazione sociale del passato, del presente e del futuro, individuandone uno per ogni comune e rendendoli i poli catalizzatori di questa edizione di Sconfinamenti. Tra questi, c’è il Centro Sociale Autogestito in località Borzano di Canossa, dove domenica 8 giugno si svolgerà la Festa in cui, grazie all’azione collettiva e partecipativa del pubblico, saranno selezionate le immagini fotografiche che porteranno alla costruzione delle tre opere pubbliche conclusive.
Nelle accoglienti sale del Centro verranno proiettati gli archivi fotografici che l’artista ha sapientemente raccolto durante le sue residenze artistiche sul territorio negli ultimi sei mesi. Ognuno avrà l’opportunità di partecipare attivamente a un laboratorio artistico guidato dall’artista. Ci sarà la selezione, tra le fotografie raccolte, di quelle che diverranno gli elementi fondanti delle tre opere d’arte pubbliche: un gesto collettivo che lascerà un segno tangibile del nostro legame con il territorio. Per chi desidererà godersi appieno la giornata di festa, dalle ore 10:30 alle 18:30 sarà allestita una piacevole area picnic. Sarà un’occasione per condividere un pranzo portato da casa, rilassarsi e scambiare chiacchiere in un’atmosfera di festa e convivialità.
I partecipanti saranno i benvenuti in qualsiasi momento tra le ore 10:30 e le 18:30. Le proiezioni e il laboratorio si svolgeranno in modo continuativo, permettendovi di unirvi a noi secondo i vostri ritmi e senza vincoli di orario.
Sarà possibile portare con sé una coperta per godersi il prato in compagnia, un pranzo al sacco e uno strumento musicale, nel caso qualcuno desiderasse suonare.
Grazie alla collaborazione con il CAI, si potrà raggiungere il Centro anche a piedi, seguendo i percorsi escursionistici appositamente indicati. In alternativa il consiglio è, se possibile, di organizzare il viaggio condividendo l’auto con altri partecipanti. Il Centro Sociale predisporrà un parcheggio aggiuntivo.
«La fotografia è una materia viva, capace di far luce su alcuni aspetti della propria storia personale, familiare e associativa, ed è in grado di restituire lo spirito di una comunità e di un luogo. – ha dichiarato Ilaria Turba – Durante la festa sarà possibile immergersi in questi archivi fotografici che abbiamo raccolto a partire da febbraio e trasformarli insieme a me in un’opera che resterà nel tempo».
Con il progetto Sconfinamenti. Arte e natura nelle terre matildiche, le Amministrazioni comunali di Albinea, Canossa e Quattro Castella intendono disseminare opere d’arte in un territorio esteso, ribaltando di fatto l’idea di opera-monumento, a favore di ricerche nate dall’identità e dall’anima dei luoghi, secondo un’idea di educazione all’arte contemporanea, di fronte alla quale nessuno dovrebbe sentirsi inadeguato.
Tutte le informazioni sulla manifestazione e le varie tappe di avvicinamento saranno pubblicate sulla pagina web: www.comune.quattro-castella.re.it.
CHI E’ ILARIA TURBA
Ilaria Turba è un’artista che intreccia la sperimentazione visiva con le scienze sociali, le arti performative e la storia orale. La sua pratica artistica si nutre di scambi tra persone e collaborazioni che assumono spesso la forma di laboratori o processi partecipativi e relazionali attorno alle tematiche che le sono care: il rapporto tra presente e memoria ma anche identità e immaginari collettivi. Nella sua ricerca è ricorrente il dialogo con archivi privati e pubblici. Tra i suoi più significativi progetti di arte partecipata e pubblica segnaliamo il progetto quadriennale Le désir de regarder loin sui desideri dei quartieri nord della città di Marsiglia, realizzato con il sostegno del teatro nazionale Le ZEF scène nationale de Marseille ed esposto nel 2021 in una doppia monografica al Mucem, Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo. Tra i recenti progetti legati alla fotografia contemporanea, Che Lotteria! (2024), progetto territoriale realizzato per il ventesimo anniversario del Museo di Fotografia Contemporanea e sfociato in un’installazione e festa collettiva. Ha presentato i suoi progetti in musei, festival e istituzioni prestigiose tra cui: Manifesta13, Marsiglia; Les Rencontres internationales de la photographie d’Arles; Fondazione Prada, Milano; Centre Pompidou, Parigi; Castello di Rivoli, Torino; Festival Trajectoires, Nantes; Performative MAXXI l’Aquila;, Brooklyn Children’s Museum, New York.
Sconfinamenti è una manifestazione strutturata con cadenza biennale, in modo che i cittadini abbiano il tempo di prendere parte ai processi esplorativi e decisionali che portano alla realizzazione delle opere degli artisti selezionati. Il connubio “arte e natura” è funzionale a indicare il dialogo tra ambiti di conoscenza differenti, ma affini: arte come luogo specifico in cui si manifesta un superamento e, quindi, una contaminazione tra diversi linguaggi e forme espressive.
La prima edizione di Sconfinamenti si è tenuta nel 2022-2023 con la partecipazione delle artiste Caterina Morigi e Giulia Poppi. Curato da Fulvio Chimento, il progetto si è sviluppato attraverso tre passeggiate in collina, funzionali al coinvolgimento delle comunità, e la realizzazione della mostra SURPRISE!, con installazioni site-specific nei Comuni di Albinea, Canossa e Quattro Castella.