Si sta svolgendo in questi giorni (9–12 giugno), presso l’Ospedale Civile di Baggiovara, il Corso Avanzato della Scuola SIC-ISHAWS, appuntamento formativo di riferimento nazionale dedicato alla chirurgia mini-invasiva della parete addominale. L’evento, diretto dalla Dottoressa Micaela Piccoli, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, ha riunito oltre 90 chirurghi da tutta Italia, confermando Baggiovara come centro d’eccellenza per la formazione e l’innovazione chirurgica.

Organizzato dalla Società Italiana di Chirurgia (SIC) e dalla Italian Society of Hernia and Abdominal Wall Surgery (ISHAWS), il corso si articola in sessioni teoriche, workshop pratici e interventi in live surgery, con 8 interventi robotici e 12 laparoscopici trasmessi in diretta dalle sale operatorie di Baggiovara all’Aula Vecchiati. Previsti anche collegamenti live con gli ospedali di Sassuolo (Dottoressa Silvia Neri) e Aosta (Dottor Paolo Millo), in un’ottica di condivisione multidisciplinare e confronto tra esperienze diverse.

L’iniziativa rappresenta un momento di alta formazione e scambio scientifico con alcuni dei maggiori esperti nazionali e internazionali del settore. Il corso ha come obiettivo la diffusione delle tecniche più moderne e delle strategie più efficaci per affrontare in modo mini-invasivo i difetti complessi della parete addominale, con particolare attenzione alla sicurezza del paziente e alla qualità dei risultati clinici.

«Questo corso – commenta la Dottoressa Micaela Piccoli rappresenta un momento di straordinaria crescita scientifica e professionale per tutti i partecipanti. La chirurgia della parete addominale ha compiuto negli ultimi anni enormi passi avanti grazie alle tecnologie mini-invasive, che permettono di affrontare patologie complesse con approcci sempre più efficaci e rispettosi del paziente. Siamo orgogliosi di poter offrire, a Baggiovara, un contesto in cui la formazione, l’innovazione e la condivisione di esperienze si traducono concretamente in una migliore qualità della cura».