A Reggio Emilia parte ‘Amo anche io’, uno spazio nuovo e accogliente dove parlare, ascoltare e confrontarsi su temi che riguardano tutti: affettività, sessualità, identità di genere e orientamento sessuale. È un progetto pensato per le persone con disabilità, per le loro famiglie e per chi lavora nei servizi sociali, nato dal desiderio di aprire finalmente una conversazione sincera su questi aspetti fondamentali della vita.
“I bisogni affettivi e sessuali sono costitutivi dell’identità e dei processi di crescita, sviluppo e realizzazione personale di ogni essere umano, e quindi anche delle persone con disabilità – dice l’assessora alla Cura delle persone Annalisa Rabitti – Tuttavia si tratta anche di un tema che può essere scomodo e complesso per le persone coinvolte e per le famiglie. Proprio per questo, da tempo abbiamo intrapreso un percorso di formazione e informazione partito alcuni anni fa con il convegno “Amo anche io” e che arriva oggi all’organizzazione di questo spazio, che vuole essere un luogo di ascolto e confronto anche a partire dalle storie degli altri”.
Il percorso di ‘Amo anche io’ nasce da due radici forti e intrecciate. Da un lato, dal confronto quotidiano tra persone con disabilità, operatori e famigliari: tante volte, dietro a domande sussurrate o silenzi carichi di significato, si è fatto sentire il bisogno di avere uno spazio libero da giudizi, dove potersi raccontare e sentirsi riconosciuti nella propria interezza. Dall’altro lato, questo progetto è esito concreto di una giornata formativa dedicata a tutte le operatrici e gli operatori del sistema dei servizi a favore delle persone con disabilità. Proprio nel corso di questa occasione è emerso con chiarezza che la sessualità, l’affettività, l’identità di genere e l’orientamento sessuale non sono temi “altri”, ma parte integrante del lavoro sociale e del progetto di vita di ogni persona; sono dimensioni che nascono e si evolvono nella relazione con sé stessi e con gli altri – che siano genitori, familiari o educatori – e che ci interpellano tutti, nessuno escluso. Nessun professionista può permettersi di ignorarle, perché fanno parte della persona, del suo diritto a esistere pienamente.
‘Amo anche io’ vuole essere proprio questo: un luogo in cui potersi esprimere con libertà, essere ascoltati con rispetto e costruire insieme una cultura dell’inclusione, dell’ascolto e della dignità. Vogliamo che ogni persona abbia la possibilità di vivere la propria affettività in modo autentico e sereno, senza barriere, senza vergogna, senza solitudine.
A partire da sabato 14 giugno, e poi ogni secondo sabato del mese, è previsto un incontro dalle 10 alle 12 presso La Polveriera di Reggio Emilia. Lì prenderanno vita tre gruppi di dialogo, ognuno pensato per accogliere esperienze e bisogni diversi: uno sarà dedicato alle persone con disabilità, uno ai famigliari (mentre le persone con disabilità potranno socializzare al bar della Polveriera durante l’incontro) e uno sarà rivolto agli operatori dei servizi. Gli incontri saranno facilitati da operatori del sistema dei servizi distrettuale, con il ruolo di accompagnare la conversazione e garantire un clima sereno e rispettoso. Nei gruppi per i famigliari sarà presente anche il contributo prezioso degli Esperti per Esperienza formati nell’ambito di Reggio Emilia Città Senza Barriere.
Dopo il primo appuntamento del 14 giugno, seguirà l’appuntamento di sabato 12 luglio per poi riprendere, dopo la pausa estiva, sabato 13 settembre.
Il progetto è promosso dalla rete di enti e imprese sociali che operano territorialmente nell’ambito dei servizi per la disabilità: Comune di Reggio Emilia, FCR Farmacie Comunali Riunite, Unione Colline Matildiche, Unione Terra di Mezzo, le cooperative sociali Lo Stradello, Coressai, Accento, il Consorzio Oscar Romero, AUSL Reggio Emilia e ASP Reggio Emilia Città delle Persone.
Per informazioni è possibile scrivere a cittasenzabarriere@fcr.re.it