Si è tenuto oggi, presso la storica Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma, l’evento “Accelerare la risposta delle città italiane alla crisi climatica”, una prima importante occasione di confronto tra rappresentanti delle istituzioni europee, nazionali e locali sul ruolo strategico delle città nella lotta ai cambiamenti climatici, e sulle opportunità che la Missione può costituire per l’Italia e i suoi comuni.

Al centro dell’incontro la Missione UE “100 città intelligenti e a impatto climatico zero al 2030”, che vede coinvolte nove città italiane – Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino – nel percorso verso la neutralità climatica.

Per le nove città della Missione europea sono intervenuti le sindache e i sindaci: Matteo Lepore (Bologna, relatore sul primo piano di adattamento climatico europeo in rappresentanza del Comitato europeo delle Regioni); Roberto Gualtieri (Roma); Elena Carnevali (Bergamo); Michele Guerra (Parma); la Vicesindaca Paola Galgani (Firenze); gli assessori e le assessore: Elena Grandi (Milano); Chiara Foglietta (Torino); Marco Biagioni (Prato); Andrea Ragona (Padova).

Grazie allo sviluppo dei Contratti Climatici di Città, che stanno ricoprendo un ruolo innovativo e determinante, le nove città hanno avviato un percorso ambizioso che integra visione strategica, pianificazione e investimenti, attraverso un processo co-creativo che coinvolge attori pubblici, privati e sociali. Insieme, hanno già pianificato oltre 1.000 azioni concrete per decarbonizzare i settori chiave – dalla mobilità all’edilizia, dall’energia all’economia circolare – e hanno raccolto l’adesione di oltre 600 firmatari e sostenitori, tra imprese, enti pubblici, università e rappresentanti della società civile.

I piani d’azione messi in campo dalle città hanno un valore stimato di circa 40 miliardi di euro, e già oggi sono stati mobilitati 4,8 miliardi di fondi europei, di cui 3 miliardi attraverso il PNRR e 1,8 miliardi da altri strumenti dell’Unione Europea. Un lavoro senza precedenti, che rende le città interlocutori strategici imprescindibili per il Governo nazionale nel disegno delle politiche di transizione energetica e climatica.

Dopo i saluti istituzionali di Fabrizio Penna, Capo del Dipartimento Unità di Missione PNRR del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’evento ha ospitato il videomessaggio del Commissario Europeo al Clima Wopke Hoekstra e gli interventi di Philippe Froissard della Commissione Europea e di Andrea Durante della Banca Europea degli Investimenti.

Anna Lisa Boni, Assessora del Comune di Bologna e referente della Missione Clima 2030, ha presentato i risultati del lavoro svolto dalle città italiane coinvolte, evidenziando le esperienze innovative sviluppate in questi ultimi tre anni da ognuna con il proprio contratto climatico locale.

Il cuore della mattinata è stato dedicato al dialogo tra i sindaci delle città italiane partecipanti alla missione, – al quale hanno preso parte anche il Sindaco di Napoli e Presidente ANCI Gaetano Manfredi e il sindaco dell’Aquila – e il Ministro Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza Energetica).
L’incontro è stato coordinato da Benedetta Brighenti, Direttrice Generale RENAEL e membro del board italiano del Patto dei Sindaci.

Durante il confronto sono state presentate al Ministro le Raccomandazioni per il Governo Nazionale elaborate congiuntamente dalle città italiane della Missione europea, nell’ambito del progetto Let’s GOv, con l’obiettivo di accelerare la transizione energetica locale e rafforzare il ruolo delle città nel contrasto alla crisi climatica.

Tra le principali proposte avanzate al Governo:

  1. Rafforzare il coordinamento multilivello tra Comuni, Regioni e Governo per allineare il quadro normativo nazionale alle direttive UE.
  2. Creare un Tavolo nazionale sui dati, per migliorare l’accesso e l’uso dei dati utili al monitoraggio delle politiche climatiche locali.
  3. Supportare le Comunità Energetiche Rinnovabili (CACER) con misure normative e incentivi semplificati, oltre a strutture di supporto tecnico-economico.
  4. Attivare un Tavolo nazionale sui finanziamenti, per promuovere modelli innovativi e superare le barriere all’adozione di soluzioni di transizione energetica da parte dei Comuni.

L’incontro ha segnato un passo importante verso la creazione di una rete nazionale di città italiane per la neutralità climatica, che si propone come laboratorio di innovazione e piattaforma di dialogo istituzionale per raggiungere gli obiettivi climatici e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

L’evento si è concluso con la condivisione tra le città e il Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica di creare un tavolo permanente dove confrontarsi sulle misure da adottare per raggiungere gli obiettivi climatici.

“Le città e cittadini vivono sulla propria pelle i problemi della crisi energetica e ambientale”, ha dichiarato il sindaco Matteo Lepore. “Abbiamo norme che rendono estremamente difficoltosa la riduzione del costo dell’energia e l’uso di rinnovabili. Questo non aiuta a ridurre la povertà e ridurre l’inquinamento dell’aria, fortemente intaccata dalle emissioni delle abitazioni e delle aziende. Per questo chiediamo una decisa azione di semplificazione normativa e amministrativa e incentivi mirati. Ascoltateci, perché abbiamo proposte concrete e progetti che stanno funzionando.
Nelle nostre città, grazie alla missione Clima delle 100 città europee, si sperimentano soluzioni e si affrontano i nodi normativi e finanziari che al momento rallentano, o addirittura ostacolano, il percorso per dare ai cittadini un’aria più pulita, città più vivibili e verdi, costi energetici contenuti.
Con i nostri contratti climatici abbiamo messo in moto risorse che tra pubblico e privato si aggirano – per stare solo al dato di Bologna – attorno agli 11 miliardi di euro da qui al 2030. Immaginiamo questi numeri e il loro impatto su tutto il territorio nazionale, se questo strumento venisse adottato da tutte le città italiane.

Per questo, oggi come coordinamento delle città che aderiscono alla Missione clima, abbiamo chiesto un tavolo permanente di confronto con il Governo, per mettere a disposizione le esperienze che stiamo maturando e lavorare insieme sugli interventi che possono agevolare questo percorso.
Oltre a questi temi, sarà importante affrontare anche quelli dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Rappresenterò regioni ed enti locali europei come relatore del Comitato europeo delle Regioni del primo piano di adattamento UE, che indicherà le possibili risposte che i territori dovranno mettere in campo per affrontare temperature ed eventi meteorologici estremi, che stanno già colpendo molte zone del nostro territorio; penso ad esempio agli eventi alluvionali che hanno colpito la mia città e la mia regione negli ultimi due anni, ma anche agli effetti di temperature estreme nei contesti urbani o della siccità per l’agricoltura.
Abbiamo bisogno di maggiore determinazione su questi temi, e credo che il confronto di oggi con il ministro Pichetto Fratin possa essere un primo passo importante.”