Col patrocinio del Comune di Rubiera, il 12 giugno alle 21.00, nella sala consiliare del Comune, si terrà un incontro pubblico sul tema della Giustizia, organizzato dal movimento Agende Rosse Rita Atria Reggio Emilia. All’iniziativa parteciperanno due esperti qualificati: Francesco Maria Caruso, già presidente dei tribunali di Reggio Emilia e di Bologna e presidente del collegio giudicante nel processo Aemilia; Mauro Sentimenti, avvocato e saggista. A condurrei lavori sarà Alessandra Codeluppi, giornalista.
“Gli autorevoli ospiti ci aiuteranno a capire i contenuti e gli obiettivi della Riforma del sistema Giustizia che si sta attuando pezzo dopo pezzo e gli effetti che ne derivano nella lotta alla criminalità organizzata e comune e nella tutela dei cittadini – afferma il Movimento Agende Rosse Rita Atria – .
Dopo la cosiddetta “riforma Nordio”(Legge 9 agosto 2024), che ha abrogato l’abuso d’ufficio, depotenziato altri reati e posto nuovi limiti alle intercettazioni, riteniamo legittimo chiederci se tali provvedimenti risultino efficaci per contrastare la criminalità comune e organizzata o se invece di fatto non abbiano spuntato le armi alla magistratura nel combattere alcune fattispecie di reato.
Si prevede, inoltre, una Riforma Costituzionale che mette al centro la separazione delle carriere e lo sdoppiamento del CSM, a prescindere dalla posizione di netto contrasto espressa dalla quasi totalità dei magistrati; riteniamo dunque importante alimentare un dibattito pubblico sul merito di questo disegno che andrebbe ad alterare l’attuale equilibrio dei poteri dello stato senza, temiamo, produrre alcun miglioramento nel funzionamento della giustizia.
E’ poi di questi giorni l’approvazione in Senato del DDL Sicurezza, un provvedimento che va a colpire duramente forme di protesta anche non violente e persino l’accattonaggio se coinvolge minori, ma che prevede, invece, tutele rafforzate per i membri delle forze dell’ordine allorché indagati per fatti legati al servizio e la possibilità per gli agenti dei servizi segreti, se autorizzati dal Presidente del Consiglio, di compiere determinati reati, come partecipazione ad associazioni sovversive e direzione di organizzazioni eversive.
Ci sembrano pezzi di un puzzle che, una volta completato, prefigura un’idea di giustizia che ci preoccupa e ci allarma: una sorta di giustizia “a due binari”, che da un lato indebolisce gli strumenti normativi per combattere la corruzione e l’infiltrazione mafiosa, mentre dall’altro punisce aspramente comportamenti che prima non erano considerati reati, per i quali si prevedevano tutt’al più sanzioni amministrative.
Una riforma dovrebbe efficientare il sistema giustizia grazie a strumenti normativi e a stanziamenti economici adeguati, ma non si va affatto in questa direzione! Crediamo perciò sia importante promuovere informazione e confronto su questo tema, attività che vogliamo proseguire in altri comuni/distretti della provincia, con l’aiuto di esperti che possano illustrare i contenuti della “riforma” ed offrirci una valutazione complessiva in base al loro ruolo e alla loro esperienza. Invitiamo i cittadini e le cittadine a partecipare”.
(Movimento Agende Rosse Rita Atria di Reggio Emilia e Provincia)