Nei giorni scorsi la Giunta ha dato il via libera a due delibere che completano il percorso della variante 1 al Piano Urbanistico Generale (PUG), entrata in vigore il 4 dicembre 2024.
La prima delibera aggiorna le Procedure per gli interventi urbanistici – Disposizioni Organizzative Urbanistiche, un complemento al PUG, che definisce le procedure necessarie per attuare il Piano attraverso interventi urbanistici. Lo scopo del documento è quello di facilitare la lettura e l’uso da parte di chi proporrà progetti di trasformazione.
Nella parte I vengono descritte le procedure necessarie per gli interventi urbanistici.
Nella parte II, introdotta ex novo, si forniscono le indicazioni per: l’attuazione delle nuove norme urbanistiche relative alle “altre modalità di reperimento delle dotazioni territoriali”; le nuove possibilità di contribuzione all’Edilizia Residenziale Sociale (richiedere il trasferimento dell’obbligo realizzativo in capo al Comune, richiedere la gestione della quota ERS da parte del Comune, rinunciare alla gestione degli alloggi ERS realizzati); l’ampliamento o la nuova realizzazione di attrezzature private ad uso pubblico.
Nella parte III sono state introdotte nuove indicazioni per la redazione della Valsat (Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale) e dell’Accertamento della compatibilità ambientale e territoriale, così come emerso nell’ambito del Tavolo tecnico, composto da associazioni imprenditoriali ed ordini professionali, tenutosi in occasione della Variante 1 al PUG.
La seconda delibera definisce nel dettaglio le modalità differenziate di realizzazione e gestione della quota di Edilizia Residenziale Sociale (ERS) richieste in occasione di interventi di trasformazione urbanistica. La Variante 1 al PUG ha introdotto le seguenti alternative alla realizzazione e gestione diretta da parte dei Soggetti attuatori, tra cui:
la rinuncia alla gestione, con versamento al Comune di un contributo per i costi di gestione degli alloggi ERS;
il trasferimento dell’obbligo realizzativo e di gestione al Comune, con un contributo che consenta all’Amministrazione di realizzare e gestire l’ERS su altro lotto.
Gli importi dei contributi sono i seguenti:
- il corrispettivo dovuto per il trasferimento dell’obbligo realizzativo e di gestione varia a seconda delle aree del territorio comunale, considerate in relazione ai diversi valori immobiliari registrati dalla banca dati dell’Agenzia delle Entrate, con un range compreso tra 992 euro/mq e 1.424 euro/mq di superficie utile ;
- il contributo dovuto per la sola rinuncia alla gestione è fissato in 178 euro/mq di superficie utile.
La Giunta, al fine di agevolare il ricorso alle nuove possibilità di monetizzazione introdotte dalla variante al PUG, ha deciso di calcolare i parametri sulla base degli indici e dei valori di riferimento al momento dell’avvio del procedimento di variante, vale a dire a marzo 2023, senza tenere conto degli aggiornamenti, in aumento, nel frattempo intervenuti.
“Il fondo per l’edilizia sociale che sarà alimentato con le risorse generate da questa misura consentirà all’amministrazione di portare avanti attraverso la neocostituita Fondazione per l’abitare gli interventi di realizzazione di nuova ERS pubblica o di promuovere bandi per la realizzazione attraverso partenariati pubblico-privato – spiega l’assessore all’Urbanistica Raffaele Laudani -. Un nuovo strumento per rispondere alla pressione abitativa in città che chiude il percorso di variante al Piano Urbanistico Generale avviato un anno fa insieme agli ordini, le associazioni di categoria e ai cittadini e che apre di fatto la seconda annunciata variante, con cui intendiamo lavorare per ridurre il valore della rendita e introdurremo altre misure per stimolare interventi di rigenerazione urbana mirati alla creazione di nuovi alloggi a prezzi calmierati e per le nuove professioni secondo il principio “contribuire tutti per contribuire meno”.