Con l’arrivo della stagione calda, torna l’attenzione su un tema importante per la salute pubblica: la presenza delle zanzare e il rischio di trasmissione di malattie virali come il virus West Nile, la Dengue e la Chikungunya. Per affrontare efficacemente questi rischi, la Regione Emilia-Romagna ha attivato il nuovo Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2025, in vigore dal 1° maggio al 31 ottobre, con possibilità di proroga in caso di necessità.

Il piano prevede un insieme di azioni coordinate, con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini attraverso:

  • Monitoraggio e contenimento delle zanzare, in particolare della zanzara tigre, per limitarne la diffusione;
  • Individuazione tempestiva dei casi sospetti, per intervenire subito ed evitare l’insorgenza di focolai;
  • Controlli su sangue, organi e tessuti, per prevenire ogni possibile forma di trasmissione.

Tutte le province, compresa quella di Reggio Emilia, hanno già attivato specifiche misure di controllo. Inoltre, in punti strategici come il porto di Ravenna e l’aeroporto di Bologna, sono state adottate azioni supplementari per impedire l’introduzione di nuove specie invasive, come Aedes aegypti, che in altri Paesi è responsabile della trasmissione della Dengue. Attività di controllo sono state avviate anche lungo le principali strade di lunga percorrenza, in collegamento con le regioni a Nord e ad Ovest dell’ Emilia-Romagna, dove si sono insediate due nuove specie invasive: Aedes japonicus e Aedes koreicus.

Nel 2024, in Emilia-Romagna si sono registrati 36 casi autoctoni di Dengue e 147 forme neuroinvasive di infezione da virus West Nile. Dati che sottolineano l’importanza di una diagnosi precoce e della formazione continua del personale sanitario, sia territoriale che ospedaliero. Per questo motivo, il personale dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia collabora attivamente con i Comuni del territorio, promuovendo azioni efficaci di contenimento della diffusione delle zanzare. Parallelamente, si lavora per potenziare la capacità di diagnosi precoce delle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive riducendo così il rischio di diffusione virale e di ritardi nell’intervento.

Anche i cittadini hanno un ruolo fondamentale nella lotta contro le zanzare. Bastano pochi gesti quotidiani per fare la differenza: tenere puliti i giardini, sfalciare l’erba regolarmente e rimuovere gli sfalci, evitare i ristagni d’acqua che si possono formare nei sottovasi, contenitori e giochi per bambini, ripetere ogni 15 giorni, fino alla fine di settembre, i trattamenti larvicidi nei tombini utilizzando semplici prodotti (pastiglie) che si possono reperire in commercio o chiedere al proprio Comune se distribuisce i kit anti-zanzara. In casa adottare accorgimenti quali zanzariere, zampironi, elettroemanatori e proteggere la propria pelle con repellenti cutanei.

Per sensibilizzare la popolazione, il Servizio sanitario regionale ha lanciato una nuova campagna di comunicazione, con consigli pratici per proteggersi dalle punture e indicazioni utili in caso di viaggi verso Paesi a rischio. Le scuole dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con la Rete dei Centri di Educazione alla Sostenibilità, partecipano attivamente con progetti educativi rivolti a bambini e ragazzi, tra cui il progetto “Contrasto alla diffusione della zanzara tigre”.

 

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili su: www.zanzaratigreonline.it; salute.regione.emilia-romagna.it/campagne/zanzare-spuntiamola