Importante appuntamento di approfondimento sulla figura di Veronica Gambara sarà quello di giovedì 19 giugno alle ore 21 a Palazzo dei Principi a Correggio: Luca Scarlini racconterà gli anni in cui la Gambara fu reggente della città e della contea di Correggio in particolare dal 1518, anno della morte del consorte Giberto X, fino al 1550, anno della scomparsa della donna.

Oggigiorno viviamo un periodo di cambiamento, dove si cerca di uscire dallo stereotipo di una società basata ancora su ideologie come il patriarcato. L’intervento del Dottor Luca Scarlini utilizza infatti la figura di Veronica Gambara, che incarna il perfetto esempio di una donna capace di unire le arti del governo alla passione per la cultura, per poi collegarsi ad altri esempi di donne come: Giulia Farnese, Renata di Francia, Caterina Sforza, per dimostrare quanto essenziale fu il loro ruolo, dal momento che nel corso degli anni sono sempre state eclissate dalle figure maschili.

Veronica crebbe nel ricco fermento culturale della città di Brescia, all’ interno di una famiglia che tra i propri membri vantava un’importante tradizione per gli studi umanistici che, inevitabilmente, contribuirono ad infondere la stessa passione in lei, permettendole di acquisire una spiccata conoscenza di diverse dottrine come la letteratura, filosofia e arte.

Sviluppò un particolare talento per la poesia producendo versi raffinati ed eleganti e ricevendone il giusto apprezzamento da illustri personalità della letteratura del tempo. Questo la portò ad ospitare alla propria corte i più apprezzati eruditi, fra cui si ricorda l’Ariosto che la citò per ringraziarla nell’ultimo canto dell’Orlando Furioso.

Fu allo stesso momento una reggente particolarmente attenta ai bisogni dei propri cittadini e della propria città di adozione.

Luca Scarlini è scrittore, divulgatore, storyteller e docente universitario, con particolare specializzazione in storia dello spettacolo ed esperienza ventennale nell’organizzazione e direzione artistica di prestigiosi eventi letterari, teatrali, musicali.

L’esperto organizzerà la performance attraverso un format, detto playtelling, che rispetto alla tradizionale conferenza, usa un approccio creativo per raccontare storie. Non si tratta di una narrazione raccontata, bensì di un’esperienza che coinvolge il pubblico attraverso la recitazione, la gestualità, la musica e altri elementi performativi.