“Le conseguenze del caldo estremo per le lavoratrici e i lavoratori che operano nei contesti più esposti sono diventate una triste consuetudine che puntualmente si ripropone ogni anno, per questo bisogna superare la logica dell’emergenza e approntare misure strutturali e condivise dal mondo del lavoro. Per muoversi in questa direzione, la Cisl propone un percorso comune che con il contributo di tutti – istituzioni, sindacati e associazioni imprenditoriali – possa portare all’adozione di uno specifico protocollo regionale, uno strumento che vada a integrare l’attuale accordo regionale sulla salute e sicurezza”.

È quanto ha affermato William Ballotta, della Segreteria regionale Cisl, nel corso della riunione convocata ieri dalla Regione ER per discutere dell’“ordinanza caldo”, incontro dove ha partecipato insieme ai rappresentanti della Fai (agroalimentaristi) e della Filca (edili) della Cisl.

Un protocollo regionale che nelle intenzioni di via Milazzo potrebbe fondamentalmente basarsi su tre direttrici: garantire spazio contrattuale alle categorie; assicurare un ruolo ai tavoli territoriali, in tal senso un esempio utile potrebbe essere il protocollo che è in fase conclusiva a Modena, con la flessibilità dell’orario di lavoro assunta come fulcro dell’intesa; sostegno al ruolo degli enti bilaterali.

Infine, viste le condizioni particolarmente avverse che stanno caratterizzando queste settimane di giugno, Ballotta giudica “utile l’adozione dell’ordinanza che la Regione intende adottare entro la fine del mese, in particolare per i settori dell’agricoltura e dell’edilizia”, ma allo stesso tempo ribadisce la necessità di avviare un immediato iter condiviso da parti sociali e datoriali che possa portare in tempi brevi a misure strutturali. “La salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori -conclude – deve essere una priorità assoluta di tutti, per questo va progettata e governata anche cercando di giocare d’anticipo su alcune prevedibili emergenze”.