Oltre 200 partecipanti in rappresentanza dei 184 enti associati, ma anche consulenti, esperti e organizzazioni di Terzo settore “con i quali auspichiamo una partnership rinsaldata, consapevoli di rappresentare, come filantropia italiana, un asse strategico per il Paese, in dialogo con le istituzioni e con il mercato”. Con queste parole il neo-presidente di Assifero, associazione delle fondazioni e degli enti filantropici italiani, Antonio Danieli, vice presidente e direttore generale della Fondazione Golinelli, ha introdotto le linee di intervento per il suo mandato, dopo il passaggio di testimone con la presidente uscente Stefania Mancini, presidente della Fondazione Charlemagne.

“Come primo atto del nuovo corso – ha dichiarato Danieli – desidero ringraziare Stefania Mancini, il Comitato Esecutivo ed il Consiglio nazionale che hanno terminano il loro mandato. Profonda riconoscenza va a loro, e a chi – ancora prima – li ha preceduti: cito in tal senso a nome di tutti il Presidente Onorario Felice Scalvini”.

Mancini, prima di lasciare la presidenza, ha proposto e ottenuto dall’Assemblea dei soci l’approvazione all’unanimità di una mozione di solidarietà con Gaza. Il testo della mozione, letto dalla presidente uscente e approvato con un caldo applauso, recita: “In considerazione della gravità della situazione umanitaria nella striscia di Gaza e delle condizioni inumane di sopravvivenza per i civili, e in conseguenza della recrudescenza dei bombardamenti e delle ulteriori restrizioni alla consegna degli aiuti umanitari, la presidente uscente Stefania Mancini propone all’Assemblea dei soci di chiedere pubblicamente in una lettera aperta al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e, per loro tramite, alla presidente della Unione Europea Ursula Von der Leyen, di dispiegare tutta la loro influenza diplomatica perché il Governo israeliano riapra i flussi umanitari a Gaza e dichiari immediatamente il cessate il fuoco”.

Il nuovo Consiglio nazionale, eletto nella giornata odierna, vede 20 membri eletti su 25 candidati: Alan Barbieri (The Human Safety Net), Pietro Basiricò (Fondazione Comunitaria Agrigento e Trapani),Paolo Bedoni(Fondazione Cattolica), Luigi Bobba(Fondazione Terzjus), Francesca Campora (Fondazione Garrone), Mario Cappella (Fondazione di comunità San Gennaro), Stefano Consiglio (Fondazione Con il Sud), Giuseppe Dell’Erba (Fondazione Cottino), Alessio Del Sarto (Fondazione SociAL), Giovanna Forlanelli (Fondazione Luigi Rovati), Gaetano Giunta (Fondazione Messina), Stefania Grea (Fondazione Human Age Institute), Marta Luca (Fondazione Snam ETS), Giulia Minoli (Fondazione Una Nessuna Centomila), Filippo Petrolati (Fondazione di comunità Milano), Monica Ramaioli (Fondazione Umberto Veronesi), Fabrizio Serra (Fondazione Paideia), Simona Torre (Fondazione italiana Accenture)., Gianluca Vacchini (Fondazione di comunità Novarese), e Patrik Vesan (Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta).

 

Così il neopresidente:
“Assifero ha le potenzialità per diventare l’ “ago della bussola” per il Terzo settore e l’ “ago della bilancia” tra Stato e Mercato, in un moderno sistema socio-economico equilibrato e finalmente equamente tripartito nel nostro Paese.
180 soci per una cifra stimata di circa 400 milioni di euro di risorse investite ogni anno.
In più, la base societaria di Assifero ha peculiarità complementari e distintive che la rendono oggi insostituibile e fondamentale nel sistema socio economico del Paese.
Se un obiettivo per i prossimi anni sarà quello di allargare ulteriormente il perimetro della base associativa (a 250-300 soci, e questo comporterà maggior risorse complessive investite dalla somma totale dei Soci), occorre che vi sia oggi la piena consapevolezza che la vera forza delle fondazioni e degli enti filantropici italiani non è solo nelle risorse finanziarie, ma bensì nelle grandi competenze e capacità maturate, nella innovazione continua prodotta, nella prossimità e capillarità degli interventi, nell’approccio imprenditivo (capacità di generare altre risorse), e nella risposta veloce, efficace ed efficiente ai bisogni della società, spesso prevedendo ed anticipando i “need”.
Una partnership rinsaldata con gli altri principali protagonisti del Terzo Settore è auspicabile, ma prima dovremo lavorare ancora internamente sulla consapevolezza di non rappresentare un pilastro residuale, ma bensì un asse strategico, ovviamente nel pieno rispetto del dialogo con le istituzioni e con il mercato.

Nei prossimi 4 anni proporrò al Consiglio Nazionale e ai Soci tutti, 4 piste di sviluppo su cui misurare un mandato ampiamento condiviso:
1) rafforzamento del ruolo istituzionale nazionale ed internazionale (consapevolezza e relazioni);
2) potenziamento della dimensione organizzativa interna (Academy, iniziativa di impact investing, modelli innovativi di misurazione del social impact, ampliamento della struttura);
3) ampliamento della dimensione operativa esterna (valorizzazione delle capacità distintive, con possibilità crescente di iniziative congiunte nei vari settori di: educazione, cultura, salute, assistenza, scienza, cultura della legalità, contrasto alla violenza di razza e di genere, lotta alle disuguaglianze e alle fragilità, ambiente e sostenibilità, innovazione tecnologica, benessere e longevità, welfare, etc);
4) Il tutto con una grande attenzione e, se possibile, con la formalizzazione di una alleanza esplicita per il Sud del Paese” .

 

Antonio Danieli, classe 1974, bolognese. Dopo la laurea in Ingegneria Gestionale all’Università di Bologna nel 2000, ha lavorato come consulente aziendale presso Andersen Consulting e poi in KPMG BAS SpA. Nel 2004 ha conseguito il Master in Management delle Imprese Sociali, Aziende Non Profit e Cooperative (NP&COOP) alla SDA Bocconi. Dopo aver fondato una startup nel campo della consulenza aziendale strategica e aver diretto la Fondazione “Nomisma Terzo Settore”, dal 2009 è entrato in Fondazione Golinelli come Segretario Generale, nel 2011 ha assunto il ruolo di Direttore Generale e nel 2020 quello di Vice Presidente. Dal 2018, Danieli è Amministratore unico di G-Factor S.r.l. e dal 2020  Consigliere delegato di Utopia SIS S.r.l. (che ha presieduto per due anni), e dal 2024 è Consigliere delegato di G- Lab S.r.l. impresa sociale.