“I cittadini di questa Provincia e Regione conoscono bene l’affidabilità del sistema emergenza-urgenza; ne è testimonianza il numero di notizie positive che ritroviamo quasi quotidianamente sulla stampa. Io sono coautore della DGR 1206 che ha riformato il sistema di emergenza e urgenza della Regione: il nostro compito tecnico è rispondere, valutare, adeguare la ‘risposta’ e dimensionarla al bisogno; oggi non possiamo permetterci di ‘usare male’ le risorse misurate che ci hanno consegnato attraverso le tasse dei cittadini. Bisogna uscire dalla logica che appena cambi qualcosa stai per forza privando i cittadini di un servizio. I servizi vanno adattati in base alla domanda e ai dati di attività. Non è tagliare, è trasformare e utilizzare bene le risorse”. Così il DG Ausl Mattia Altini chiarisce le scelte fatte sul territorio del Frignano, che entreranno in vigore dal 1° luglio.

“La tempo-dipendenza, cioè la vera emergenza che mette a rischio la vita del paziente, ha regole chiare e queste ci hanno portato ai massimi livelli di performance nel Paese. Tale tipo di modello si basa sulla ‘certezza’ di un intervento che ci assicura di arrivare tempestivamente nell’ospedale più adatto all’emergenza in atto, ed è per questo che ci affidiamo ai colleghi e colleghe del 112 e 118. Allo stesso tempo, stiamo riformando con la Regione e con la Medicina generale il modello di presa in carico della bassa complessità, vale a dire dei casi non gravi che costituiscono la maggior parte dei bisogni dei nostri cittadini. Questa deve essere di prossimità e accessibile dalle 8 alle 20, 7 giorni su 7. È nella fascia diurna infatti che le persone si rivolgono maggiormente ai servizi, mentre di notte dobbiamo lavorare per garantire la continuità assistenziale e, ovviamente, la gestione delle emergenze. Questo è lo standard cui tendiamo su tutta la provincia, in montagna è già così”.

Di seguito tutti i percorsi per accedere all’assistenza sanitaria per chi vive o soggiorna nell’Alto Frignano dal primo luglio 2025. Cosa deve fare il cittadino:
In caso di emergenza, sia di giorno che di notte, bisogna sempre chiamare il numero 112 o direttamente il 118
È la Centrale Operativa 118, in base alle notizie trasmesse da chi richiede il soccorso, che invia sul posto il mezzo più idoneo della rete di mezzi esistente (mezzi avanzati con infermiere o con medico e infermiere e mezzi base con soccorritore), sapendo che il Pronto Soccorso di Pavullo resta attivo e centrale per tutto il Frignano. Un PS la cui dotazione di personale è e dev’essere mantenuta robusta per garantire l’assistenza su quel territorio. I casi più gravi (le patologie tempo dipendenti come infarto, ictus, arresto cardio-respiratorio, traumi, ecc) vanno sempre centralizzati sulla rete provinciale, negli ospedali dedicati.
A Pavullo rimane sempre disponibile il mezzo di soccorso avanzato h24 a leadership medica, che è da sempre il mezzo di riferimento sulle emergenze più gravi e garantisce il contatto con l’equipaggio che arriva per primo sul paziente e una veloce centralizzazione nell’ospedale più adatto. Nei momenti di afflusso elevato (es. estate), potrà essere previsto un mezzo avanzato aggiuntivo.
Per problemi urgenti ma non gravi (non tempo-dipendenti)
Dalle 8 alle 20 nei giorni feriali: si deve innanzi tutto fare riferimento al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta negli orari di apertura, perché conosce la storia clinica del paziente. Se non disponibile, o al di fuori di questi orari – e anche per chi non ha il medico (non residenti, turisti ecc) – è possibile recarsi presso le strutture di Fanano (CAU) e di Pievepelago dove gli ambulatori sono aperti dalle 8 alle 20.
E’ prevista come ogni anno l’attivazione degli ambulatori di assistenza turistica.
Tutte le notti dalle 20 alle 8; tutto il sabato, la domenica, i giorni festivi e prefestivi: si deve chiamare il numero verde gratuito 800 032032 della Continuità Assistenziale (Guardia medica) a cui risponde un medico della Centrale Operativa Provinciale che, già al telefono, in molti casi può dare risposta al bisogno (può fornire un consiglio medico, inviare una ricetta o un certificato), oppure mettere direttamente in contatto con il medico più vicino, se serve una visita ambulatoriale o domiciliare.

Perché è necessario telefonare e non andare di persona?
Chiamando il numero unico gratuito, si evitano attese e spostamenti inutili, e il medico al telefono può individuare il percorso più giusto per il bisogno del cittadino.

Dall’autunno 2025
 
Aumentano i servizi di prossimità
Sempre per i problemi di salute non gravi, dall’autunno 2025 gli attuali servizi a Fanano e a Pievepelago si evolveranno e diventeranno dei veri e propri ambulatori di prossimità per la bassa complessità, gestiti dalla medicina generale. Questi nuovi ambulatori offriranno un orario ampio con apertura fino a 12 ore al giorno e tecnologie utili (ecografo, elettrocardiografo, spirometro) ad eseguire esami di base.
È prevista la definizione di nuovi percorsi di telemedicina, che consentiranno di essere curati anche da casa, in una logica di “Virtual Hospital”, ospedale digitale, con la piena valorizzazione delle nuove tecnologie sanitarie.
Aumenta la sicurezza nell’emergenza

Grazie a nuovi protocolli, nel prossimo futuro l’elisoccorso potrà intervenire anche con maltempo, aumentando la sicurezza nei casi gravi e urgenti in montagna.

In questo modo, il cittadino

  • Sa chi contattare in ogni momento
  • Riceve cure appropriate senza correre rischi evitabili
  • Anche in vacanza o se vive in zone isolate, ha accesso a cure sicure e innovative
  • Non perde tempo in spostamenti non necessari