Il Comune di Scandiano desidera informare la cittadinanza che ARERA, organismo nazionale che si occupa della regolazione dei settori energia, acqua e rifiuti, ha disposto incrementi tariffari a livello nazionale per i maggiori costi sostenuti dalle aziende servizi per la raccolta e lo smaltimento rifiuti. Inoltre a questi aumenti si aggiunge il prelievo forzoso da parte del governo su tutta l’utenza per finanziare il cosiddetto “bonus bollette” destinato alle famiglie più deboli.

Questo incremento complessivo dei costi, che si attesta sul 13% a livello nazionale, a Scandiano verrà ridotto in un aumento in bolletta del 5,9% medio grazie a risorse del comune derivanti dal recupero dell’evasione Tari (74.500 euro), dal fondo per i Comuni virtuosi (53.700) nella raccolta differenziata e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ( 22.500 euro )

Il Comune, inoltre, investendo 24.000 euro delle proprie risorse ha deciso di confermare le agevolazioni previste dal Regolamento comunale, in particolare: sconto del 100% della quota variabile per famiglie con Isee fino a 12.500 euro, e con Isee fino a 20.000 euro se con quattro figli. Si tratta di 217 famiglie scandianesi. Per finanziare questi sconti in bolletta,

Scendendo nel dettaglio, secondo le simulazioni degli uffici comunali, una famiglia di tre persone in un appartamento di 120 mq subirà un aumento di circa 15 euro all’anno, un negozio della stessa metratura vedrà crescere la spesa di circa 37 euro, mentre un bar di 80 mq pagherà circa 66 euro in più.

Seppure in un contesto di sostenibilità generale degli aumenti, il Comune è conscio delle difficoltà che anche un contenuto aumento delle tariffe può avere su una famiglia, un commerciante o un pubblico esercizio. E’ bene precisare che in questo caso si parla, appunto, di tariffe e non di tributi. Ciò significa che i costi servono a sostenere il servizio del gestore e tutti gli introiti andranno direttamente nelle casse di Iren, senza alcun tipo di ricaduta positiva sul bilancio comunale.

Il vicesindaco Giuseppe Pagani spiega: «L’andamento inflazionistico degli ultimi anni ha certamente inciso sul costo dei servizi forniti dai gestori. A questi si aggiungono interventi governativi a cui noi, come Comune, non possiamo che dare seguito. Il nostro tentativo, in sede di stesura del Piano economico finanziario, è stato da una parte quello di contenere l’aumento tariffario per i nuclei familiari con Isee più basso, dall’altra fare in modo che certe scontistiche non avessero un impatto troppo pesante sul resto delle utenze. Questo ha portato a un incremento finale del 5,9% da un aumento iniziale previsto ben maggiore».