Ieri, 28 giugno una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Reggio Emilia, e’ intervenuta in un complesso residenziale del quartiere Foscato, dove alcuni condomini avevano segnalato le grida di aiuto di una donna provenienti da un appartamento. Giunti rapidamente sul posto, i militari individuavano l’abitazione segnalata, dove si trovava un uomo a torso nudo in evidente stato di agitazione.
All’interno dell’appartamento, i Carabinieri trovavano una donna visibilmente ferita: presentava escoriazioni all’orecchio destro, tumefazioni al volto, un bernoccolo sulla fronte ed ecchimosi diffuse. L’appartamento risultava a soqquadro, con le porte del bagno e della camera da letto sfondate. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo – un 26enne residente nel comprensorio ceramico reggiano – aveva aggredito la compagna, una 40enne residente a Reggio Emilia, per motivi legati a una gelosia ossessiva.
Dopo essere stata colpita con schiaffi e pugni, la donna aveva tentato di rifugiarsi prima in bagno, poi in camera da letto, ma l’uomo aveva sfondato entrambe le porte continuando a picchiarla. La vittima è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata in ospedale per le cure del caso, mentre l’aggressore è stato condotto in caserma. Accertata la flagranza del reato di lesioni personali aggravate, l’uomo è stato arrestato e ristretto a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci.
Le indagini hanno inoltre permesso di far emergere un quadro di violenze ripetute: la relazione tra i due durava da circa un anno, ma da almeno quattro mesi la donna subiva maltrattamenti quasi quotidiani, mai denunciati per paura o nella speranza di un cambiamento. Tra gli episodi documentati, anche il sequestro del cellulare da parte dell’uomo per impedirle qualsiasi contatto esterno e il danneggiamento dell’auto della vittima per ostacolarne gli spostamenti.
Durante l’intervento, i militari hanno anche rinvenuto circa 5 grammi di cocaina in possesso dell’aggressore. La sostanza, destinata all’uso personale non terapeutico, ha comportato per il 26enne la segnalazione alla Prefettura di Reggio Emilia quale assuntore di sostanze stupefacenti. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.