Giovedì 3 luglio, presso la sede della Regione Emilia Romagna a Bologna, si è tenuta la prima riunione del Comitato di indirizzo della ZLS Emilia Romagna.

La Zona Logistica Semplificata, proposta dalla Regione al Governo, ha l’obiettivo di attrarre investimenti, semplificare regole, valorizzare il Porto di Ravenna come veicolo di accesso alla Regione stessa, e contestualmente sviluppare agevolazioni fiscali e burocratiche per tutti quegli scali che abbiano rapporti intermodali e di scambio con il porto stesso. Tra cui anche lo Scalo di Dinazzano.

L’incontro, presieduto dal Presidente della Regione, Michele de Pascale affiancato dall’Assessore alle Infrastrutture Irene Priolo, al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centro-settentrionale, Francesco Benevolo, si è svolto alla presenza dei rappresentanti dei Ministeri competenti, della Camera di Commercio, della Città metropolitana, delle Province e dei Comuni coinvolti.

In rappresentanza del Comune di Casalgrande erano presenti il Sindaco Giuseppe Daviddi, l’Assessore all’Ambiente Domenico Vacondio, il Presidente del Consiglio Comunale Luciano Ferrari, e i Dirigenti degli Uffici comunali Giuliano Barbieri e Salvatore d’Amico.

“In quella sede ho voluto ribadire quella che è la posizione del Comune di Casalgrande – sottolinea il Sindaco Giuseppe Daviddi, all’indomani dell’incontro nelle aule di Viale Aldo Moro a Bologna -. Ci tengo immediatamente a sgombrare il terreno da qualsiasi speculazione: l’ambiente, la viabilità, le infrastrutture non hanno colore politico. Il desiderio, non certo nuovo ma che, evidentemente, necessita di essere ribadito, è quello di confrontarsi nel merito, facendo sì che la voce dei territori venga finalmente ascoltata”.

Nell’assemblea del Comitati di Indirizzo di giovedì è stato votato il regolamento all’interno del quale il Comitato opererà: “Con un piccolo, ma significativo dettaglio: i Comuni non hanno diritto di voto – rimarcano il Primo cittadino e l’Assessore all’Ambiente -. Eppure sono quelli che vivono costantemente le criticità e le complessità di un territorio in cui a livello infrastrutturale siamo vicini al collasso. Il Distretto Ceramico, e Dinazzano in particolare, non fanno eccezione”.

Ulteriore questione è che, nel cercare di attrarre investimenti e sviluppo, sono previste agevolazioni fiscali su Tari e contributo di Costruzione, quando previste dai Comuni: “E qui rileviamo un’apparente contraddizione. Siamo parte di un comitato, non abbiamo diritto di voto, ma le agevolazioni possibili vanno a incidere su tasse in capo ai Comuni, in un periodo in cui dobbiamo misurare in modo attento ogni voce di bilancio”.

Logistica, adeguamento di una rete viaria e infrastrutturale ormai prossima al collasso, ma soprattutto, il rispetto di tutte quelle norme legate all’ambiente fino ad oggi disattese: “Da tantissimi anni il Comune si sta battendo con il gestore dello Scalo per far sì che metta in atto tutti quei comportamenti, quelle procedure e quelle opere che erano contenute nella Valutazione di Impatto Ambientale – puntualizza il Sindaco Daviddi -. Barriere antirumore, impianti di recupero polveri, mitigazioni. Tutto quello che era necessario e che ad oggi è stato regolarmente disatteso. Quindi, a maggior ragione, avrebbe senso parlare di ZLS solo dopo che tutti questi aspetti siano stati pienamente ottemperati e regolarizzati”.

“E poi, vi è, chiaramente la questione della logistica per dare piena dignità al nostro Distretto ceramico. Tema certamente complesso, articolato, anche di difficile soluzione – aggiunge il Sindaco Daviddi cui fa eco anche l’Assessore all’Ambiente Domenico Vacondio -. Ma non è possibile affrontare la questione della ZLS in modo così parcellizzato. In questo il Comune di Casalgrande è coerente: non si può parlare di Scalo di Dinazzano, senza affrontare le questioni logistiche e infrastrutturali di ciò che insiste su di esso e vi gravita attorno. Partendo dal presupposto che il 90% di ciò che entra ed esce da quello scalo è destinato ad aziende della parte modenese del Distretto e anche su tutte le progettualità relative a quella parte del Distretto è necessario arrivare ad un effettivo salto di qualità, con la loro definitiva messa a terra”

“Vogliamo favorire il trasporto su rotaia dal Porto di Ravenna allo Scalo? Non lo possiamo fare se non guardiamo in faccia la realtà che il traffico merci, in questa parte del Comprensorio ceramico, si muove su un’unica ‘rotaia’ condivisa con il collegamento della Reggio-Sassuolo che quotidianamente trasporta studenti e pendolari e che spesso viene sostituito dal trasporto alternativo via autobus, andando ad appesantire, va da sé, il traffico su strada,  proprio perché la ferrovia è impegnata dal trasporto merci”, aggiungono.

“E ancora. Vogliamo attrarre investimenti nella ZLS? Il Distretto ceramico è il perfetto esempio di cosa voglia dire ZLS? Eppure, in queste settimane, in cui uno dei due ponti di collegamento principali tra Casalgrande e Sassuolo, quello di Veggia, è chiuso per completa ristrutturazione, stiamo toccando con mano, quotidianamente, tutte le problematiche di una realtà infrastrutturale complessa e che necessita di una visione non miope, ma di insieme. Complessiva. In cui tutte le realtà devono poter giocare un ruolo attivo nella soluzione dei problemi”.

“Siamo al fianco dei nostri concittadini. Non ci dimentichiamo delle raccolte firme degli anni passati, e non siamo disponibili ad accettare scelte calate dall’alto senza un vero confronto che porti ad un’analisi concreta delle problematiche sul tappeto – Rimarca l’Assessore Vacondio -. E’ per questo che, ribadiamo, non siamo contrari a prescindere a una ZLS, ma che oggi non vi siano le condizioni per metterla in funzione con ricadute positive per le nostre realtà”.

Il dialogo con le istituzioni regionali è comunque aperto: “A seguito del mio intervento in assemblea giovedì, il 10 di luglio incontrerò l’Assessore regionale alle Infrastrutture, Irene Priolo, e quella sarà l’occasione per spiegare nel dettaglio, e in modo approfondito tutte le criticità insite nello Scalo di Dinazzano”, evidenzia il Sindaco.

“Un invito che trovo doveroso estendere anche al Presidente de Pascale, che, in più di un’occasione ho conosciuto come persona aperta al confronto, attenta all’ambiente e in grado di avere una visione organica anche su contesti complessi come quello di cui stiamo trattando – conclude Giuseppe Daviddi -. Per noi Amministratori del territorio è fondamentale essere ascoltati e poter avere momenti di confronto pacato e costruttivo su questioni critiche, senza banalizzazioni politiche e possibili preconcetti. La speranza è che anche per quanto riguarda lo Scalo di Dinazzano si possa entrare, finalmente, in una fase nuova”.