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La Regione Emilia-Romagna rinnova il proprio impegno a fianco dei Comuni per garantire il diritto allo studio, approvando una delibera che stanzia 2 milioni e 250mila euro per il trasporto scolastico nell’anno 2025/2026.

A beneficiarne saranno migliaia di studenti: nell’anno scolastico 2023/2024 sono stati 44.139, di cui 1.934 con disabilità, in aumento rispetto agli anni precedenti, con un’attenzione particolare agli alunni con disabilità

Le risorse, destinate alle Province e alla Città Metropolitana di Bologna, saranno distribuite ai Comuni sulla base delle programmazioni territoriali, dando priorità al trasporto degli studenti con disabilità e alle aree più periferiche.

“La scuola comincia anche dal viaggio per raggiungerla: il trasporto è parte essenziale del diritto allo studio che questa Regione è da sempre impegnata a garantire- afferma Isabella Conti, assessora regionale a Scuola, Welfare e Terzo Settore-. Sostenere finanziariamente i Comuni nell’assicurare il trasporto degli studenti, soprattutto quelli con disabilità o che vivono in zone più decentrate, significa garantire un supporto concreto alle famiglie e concorrere al mantenimento di un servizio irrinunciabile. Un servizio che promuove l’autonomia, l’inclusione e la piena partecipazione”.

L’intervento si inserisce nel quadro degli indirizzi triennali regionali per il diritto allo studio 2025-2027. Le risorse saranno suddivise tenendo conto del numero complessivo degli alunni trasportati e dei costi sostenuti per il servizio, con particolare attenzione alle situazioni di fragilità e alle specificità territoriali. Alla provincia di Bologna andranno 503.811 euro, a Modena 477.457, a Reggio Emilia 242.725, a Parma 236.523, a Rimini 177.044, a Ravenna 174.994, a Forlì-Cesena 156.499, a Piacenza 147.841 e a Ferrara 133.102. Ogni ente provinciale, in coordinamento con Comuni e Unioni di Comuni, provvederà a trasferire i fondi per garantire l’attivazione del servizio sin dall’inizio del nuovo anno scolastico.

Come è organizzato il servizio

Il servizio, sulla base delle diverse programmazioni territoriali, è rivolto agli studenti delle scuole d’infanzia, primarie (elementari) e secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori) residenti in zone extraurbane o non servite dai mezzi pubblici di linea, al fine di permettere loro il raggiungimento delle scuole. Gli alunni sono prelevati o davanti all’abitazione o in punti prestabiliti, tenuto conto delle oggettive esigenze del servizio e di quelle della globalità degli utenti. Al ritorno lo studente viene riportato alla fermata, dove deve essere ritirato dai genitori o da persona da loro incaricata con delega scritta. Chiunque intenda usufruire del trasporto scolastico comunale dovrà presentare domanda all’apposito ufficio del Comune di residenza. Gli utenti concorrono al costo del servizio sulla base delle proprie condizioni economiche e comunque secondo i regolamenti approvati dagli stessi Comuni.