Non sono i cittadini modenesi che hanno rubato ad Amo oltre mezzo milione di euro. Crediamo che sia profondamente sbagliato anche solo pensare di tagliare lo stesso importo dagli stanziamenti che servono per far funzionare il trasporto pubblico”.

Non ha dubbi Maurizio Denitto, leader della Fit Cisl di Modena. Tra le mani i lanci di agenzia e i primi commenti dopo la risposta fornita dalla sottosegretaria Manuela Rontini durante il question time di stamane.

Ebbene, viale Aldo Moro valuta la possibilità di tagliare i fondi che dovrà inviare ad Amo, trattenendo la stessa cifra che è venuta a mancare grazie alla manina – o alle manine, questo lo diranno le indagini – che hanno sottratto all’Agenzia una montagnola di soldi. In pochi anni è sparita una cifra superiore all’intero utile di esercizio registrato da Amo, ad esempio nel 2023.

Se questa fosse, davvero, la volontà della Regione, non sarebbe una gestione attenta dei danari pubblici ma una punizione senza senso inflitta ai modenesi, che già hanno a che fare con un tpl che funziona male a causa di una società partecipata anche e proprio dalla Regione”, prosegue il sindacalista.

 

UNA DOCCIA FREDDA

Chi ha sbagliato deve pagare e ci sono tutti gli strumenti per recuperare l’indebito”, è la linea di Denitto. Che aggiunge: “Bene ha fatto il Sindaco di Modena ad annunciare la tabula rasa gestionale all’interno dell’Agenzia della Mobilità, ci sarebbe piaciuto sentire la Regione dare conto di questa reazione positiva che coinvolge tutto il territorio perché tutti i 47 Comuni modenesi e la nostra Provincia sono soci di Amo. E invece è arrivata una doccia fredda. Speriamo solo che la Regione non imbocchi questa china pericolosa”.

 

I TAGLI COLPIREBBERO CHI CONTROLLA SETA

Denitto spiega ai cittadini perché Amo svolge un servizio importante: l’Agenzia ha il compito di realizzare gli interventi infrastrutturali che fanno funzionare gli autobus e il servizio di trasporto, supporta i comuni e i mobility manager e, soprattutto, deve verificare che il servizio svolto da Seta sia adeguato.

Tagliare i fondi che servono al funzionamento del controllore di Seta non ci sembra la mossa più astuta del millennio. E lo è ancora meno se pensiamo che sarà proprio Amo a doversi occupare della gara che ci dirà chi sarà il prossimo gestore del servizio pubblico”, prosegue Fit Cisl Modena, evidenziando che sarebbe molto meglio che il dibattito locale e regionale si concentrasse “sulla mancanza di autisti per permettere, il prossimo settembre, un inizio d’anno scolastico senza i gravi disservizi degli ultimi due anni. Seta aveva promesso al Comune di Modena di tornare a livelli accettabili ma siamo ancora molto lontani da questo obiettivo“.