In due differenti momenti, tra la fine di marzo e la metà di aprile, si sarebbero introdotti all’interno di un’abitazione ed avrebbero asportato attrezzature da giardino per un valore di euro 3.000,00 circa. A seguito della denuncia presentata dal proprietario, i militari della stazione di Castellarano hanno dato avvio ad un’attività d’indagine che ha portato all’individuazione dei presunti responsabili, un uomo ed una donna. La perquisizione domiciliare presso l’abitazione dei due ha portato al rinvenimento di parte della refurtiva. Con l’accusa di furto in abitazione in concorso, i carabinieri hanno quindi denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo reggiano una coppia di 48enni domiciliata in un comune dell’appennino reggiano.

In due differenti giornate, tra la fine di marzo e la metà di aprile scorso, la vittima si presentava presso gli uffici della stazione dei carabinieri di Castellarano per denunciare un furto di attrezzature da giardino per un valore di circa 3.000 euro, consegnando anche i video delle telecamere di sorveglianza poste nei pressi della sua abitazione. I militari davano avvio alle indagini, e attraverso un’articolata attività investigativa che ha incluso l’analisi delle immagini di videosorveglianza, le dichiarazioni testimoniali raccolte e accertamenti sul veicolo utilizzato da parte dei due presunti ladri per la fuga, consentivano di risalire agli autori.

Le immagini hanno evidenziato la presenza, nei giorni dei furti, di un’autovettura sospetta dalla quale sono stati visti scendere un uomo e una donna. I due, una volta entrati nell’abitazione, si sono allontanati poco dopo con alcuni oggetti asportati, poi caricati a bordo della vettura. Dai successivi riscontri è stato possibile ricondurre il veicolo a soggetti noti alle forze dell’ordine, già controllati in precedenza in diverse località del territorio. Fondamentale è stato anche il riconoscimento fotografico effettuato da un operatore di polizia locale che, in un controllo recente, aveva identificato gli stessi individui a bordo dell’auto in questione. La conferma presuntiva sulle loro responsabilità è giunta a seguito della perquisizione domiciliare eseguita nella mattina di ieri, 8 luglio, nel corso della quale è stata rinvenuta una motosega identica a quella sottratta durante uno dei furti. Il legittimo proprietario ha riconosciuto l’attrezzo senza alcuna esitazione, anche in virtù di una caratteristica rottura su una componente del motore e della presenza di una catena da taglio recentemente sostituita. L’utensile, già sottoposto a sequestro, è stato oggetto di istanza di dissequestro per la restituzione all’avente diritto.

Alla luce dei fatti i militari della stazione di Castellarano hanno acquisito a carico dei due elementi circa la loro presunta responsabilità in ordine al reato contestato, circostanza per cui, entrambi, sono stati denunciati alla Procura Reggiana. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.