L’Istituzione Servizi Sociali Educativi e Culturali dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese (ISSEC), ha dato avvio alla procedura ad evidenza pubblica per la presentazione di candidature finalizzate all’assegnazione in locazione degli alloggi del Condominio sociale sito in Marzabotto, via Risorgimento 13, destinati a persone con disabilità avente necessità di sostegno intensivo (D.Lgs 62/2024 artt. 3 e 4).

La documentazione relativa all’avviso è reperibile sul sito istituzionale dell’ente al link https:// www.unioneappennino.bo.it/informazioni/avviso-candidature-per-lassegnazione-in-locazione- alloggi-del-condominio-solidale-per-la-vita-indipendente-sito-in-via-risorgimento-nr-13-a- marzabotto e sul sito istituzionale del Comune di Marzabotto (www.comune.marzabotto.bo.it)

Il Condominio solidale è stato inaugurato nell’ambito del progetto dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese “Fragile a Chi?”, nel Piano Territoriale Integrato per la Gestione Innovativa dell’abitare nell’Appennino bolognese. La sua inaugurazione, nel maggio di quest’anno, è stata il primo dei diciotto interventi – che coinvolgono l’intero territorio dell’Unione – che prevedono la realizzazione di quasi 100 alloggi sociali, tra nuovi alloggi e riqualificati, oltre a servizi rivolti alla terza età e spazi per attività culturali e per l’accoglienza turistica.

Destinatari dell’avviso di locazione sono persone con disabilità avente necessità di sostegno intensivo; singoli o coppie, che intendano abitare in appartamento mono o bilocale e partecipare attivamente alla vita della comunità nella quale risiedono, condividendo con gli altri abitanti la gestione degli spazi comuni e realizzando attività volte al miglioramento della qualità della vita propria e della comunità.

“Questo è un intervento molto atteso al quale abbiamo lavorato per anni per trovare i fondi necessari alla realizzazione – spiega la Sindaca di Marzabotto e Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese Valentina Cuppi -. Gli appartamenti sono pensati per essere fruibili per persone che hanno disabilità, permettendo di scegliere di vivere in maniera indipendente, data anche la posizione strategica dell’immobile, vicino a servizi e trasporto pubblico, in centro al paese. Abbiamo chiamato il condominio “solidale” perché ci sarà anche la possibilità di convivere e aiutarsi tra chi sceglierà di risiedere in questi alloggi, oltre ad avere uno spazio comune che permetterà di fare iniziative e laboratori aperti a tutta la comunità”.

Esprime la propria soddisfazione il Presidente dell’ISSEC Alessandro Santoni: Questo nuovo servizio rappresenta un ulteriore importante passo avanti rispetto al nostro impegno nel favorire l’inclusione sociale, l’autonomia e il benessere di tutte le persone, in particolare di coloro che pur in condizioni di fragilità, desiderano e meritano di poter vivere in modo indipendente, oggi possibile grazie al supporto di una comunità solidale. Da anni l’Istituzione dei Servizi Sociali Educativi e Culturali promuove l’inclusione sociale e l’autonomia di persone con bisogni specifici, e questo è l’ennesimo esempio concreto di come la nostra comunità sia capace di unirsi per sostenere e valorizzare le diversità, garantendo a tutti la possibilità di vivere con dignità e autonomia. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con entusiasmo e dedizione a questo progetto, perché sono la dimostrazione che, insieme, possiamo continuare a costruire un Appennino sempre più inclusivo, solidale e vivibile per tutti”.

E’ stato possibile concretizzare il progetto grazie a differenti finanziamenti ottenuti quali il “Fondo per il Dopo di Noi” della Regione Emilia-Romagna con la Legge n°112/2016; il contributo della Fondazione Carisbo e le risorse, che hanno permesso di avviare il progetto, vinte dall’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese all’interno del Piano nazionale della qualità dell’abitare, con il sostegno e l’aiuto della Città Metropolitana di Bologna con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione 5 “Coesione e inclusione”, componente 2, investimento 2.3, finanziato dall’Unione europea NextGeneretionEU.

Per informazioni: segreteria@unioneappennino.bo.it