
Dopo segnalazioni, anche recenti, relative alla presenza di frammenti conseguenti all’incendio di febbraio allo stabilimento Inalca di via Due Canali e le inadempienze della ditta, il Comune di Reggio Emilia ha deciso di intervenire direttamente stanziando le risorse per attuare bonifiche di pronto intervento a tutela della salute pubblica.
Pertanto, nella mattinata di giovedì 10 luglio, su proposta dell’assessora con delega alla Protezione civile Carlotta Bonvicini, la Giunta ha deliberato di prelevare 30.500 euro dal Fondo di Riserva e destinare tali risorse alle operazioni di bonifica.
L’Amministrazione già a febbraio aveva, infatti, intimato all’azienda di rimuovere tutto il particolato inquinante derivato dall’incendio. Dopo le operazioni di bonifica realizzate da Inalca nei mesi scorsi, la ditta non ha però continuato ad ottemperare alle ordinanze, rispetto alle recenti richieste pervenute dal Comune.
Per garantire la salute di cittadini e cittadine, la tutela dell’ambiente e rispondere ai reggiani che tutt’oggi segnalano il riaffioramento di frammenti di cemento amianto, dovuto anche ai recenti eventi metereologici, l’Amministrazione comunale ha dunque individuato le risorse per procedere rapidamente e autonomamente al recupero del materiale inquinante originato dall’incendio, compreso quello portato alla luce dai recenti fenomeni temporaleschi, agendo in sostituzione dell’azienda con addebito a carico della stessa, come previsto dalla normativa.
Gli interventi della ditta incaricata saranno attivati qualora al Comando di Polizia locale e Protezione civile (mail a cocreggioemilia@comune.re.it) venga segnalata la presenza di materiale sospetto in ambito pubblico e privato. Dopo la verifica degli organi di vigilanza, di concerto con Arpae e Ausl, sarà possibile mettere in atto diverse azioni di tutela ambientale, tra cui l’aspirazione con filtro Hepa delle aree pavimentate per prevenire la dispersione di polveri, la rimozione del materiale visibile ad occhio nudo e la pulizia di panchine e giochi per bambini se vi fossero dei ritrovamenti all’interno di tali aree.
È infine invece conclusa, da parte della ditta Quanta Stock & Go, la rimozione dei residui organici all’interno dell’area, responsabili dei recenti miasmi e disagi alla popolazione.
