I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Imola hanno arrestato tre fratelli rispettivamente di 31, 35 e 37anni, tutti nati in Italia e domiciliati presso un campo nomadi dell’hinterland bolognese, disoccupati, pregiudicati, accusati del reato di furto in aggravato in concorso. L’attività che ha portato all’arresto si è svolta a seguito della segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Imola da parte di un imprenditore della zona, il quale ha riferito che stava inseguendo con la propria autovettura un furgone di colore grigio con a bordo tre uomini, sorpresi qualche minuto prima mentre asportavano dall’interno della sua azienda di Mordano cinque bidoni contenenti dell’alluminio.

I tre uomini, una volta scoperti, si sono dati immediatamente alla fuga in direzione del casello autostradale “A14” di Imola a velocità sostenuta. Appresa la notizia, una gazzella dei Carabinieri del Radiomobile di Imola si è diretta celermente verso la zona segnalata dall’imprenditore e, poco dopo, ha intercettato l’autocarro in fuga che aveva già superato la barriera di accesso in autostrada. Dopo un breve inseguimento, i Carabinieri hanno raggiunto e bloccato il furgone con a bordo i tre fratelli sulla rampa di accelerazione direzione Bologna. La perquisizione del furgone ha permesso ai Carabinieri di recuperare numerose barre e profili in alluminio anodizzato, alcune delle quali contenute all’interno di bidoni che il proprietario dell’azienda ha inequivocabilmente riconosciuto come materiale di sua proprietà.

Al termine delle operazioni di identificazione e di rito, i tre fratelli sono stati arrestati e tradotti in camera di sicurezza in attesa del processo con rito per direttissima, come da disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna. Al termine della celebrazione del processo, gli arresti sono stati convalidati e i tre sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per il 31enne e dell’obbligo di dimora in un Comune della provincia per gli altri due fratelli. Il furgone, invece, è stato sequestrato ed affidato in custodia giudiziale, mentre la refurtiva, del valore di 500euro, è stata restituita al legittimo proprietario.