Dopo vent’anni di chiusura al pubblico, riapre la storica Torre dell’orologio di Rubiera, nel reggiano: ospiterà, infatti, lo spazio giovani e la sede locale dei Servizi sociali dell’Unione Tresinaro Secchia.
L’edificio è stato completamente ristrutturato e riqualificato, con un progetto che è durato tre anni, e ha permesso la realizzazione di ambienti accoglienti e moderni, dotati di impianti sostenibili dal punto di vista energetico e di accessi riservati alle persone con disabilità, nel contesto di uno dei monumenti più rappresentativi della città. Un intervento tra i più significativi tra quelli finanziati con il bando regionale per la Rigenerazione urbana, che punta, appunto, a restituire alla comunità spazi altrimenti destinati all’abbandono o al degrado.
L’evento viene celebrato con una doppia festa. Oggi il taglio del nastro dello spazio giovani, alla presenza del sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro, e dell’imprenditore del mondo della moda, nonché rubierese doc, Marco Bizzarri. Domani, invece, è prevista l’inaugurazione della sede dei Servizi sociali, insieme al presidente della Regione, Michele de Pascale.
“Questo intervento rappresenta molto di più di un restauro architettonico- le parole del presidente de Pascale-, ma un esempio concreto di come il patrimonio culturale possa diventare motore di inclusione e coesione sociale. Un edificio del Cinquecento che, senza perdere la propria identità, si trasforma in presidio di ascolto, accoglienza e supporto per famiglie, anziani, minori e persone con disabilità e in ambiente di aggregazione giovanile. Questo è lo spirito del bando regionale per la Rigenerazione urbana e in generale la direzione verso cui si muove la Regione: riutilizzare l’esistente, senza consumare nuovo suolo e nuovo spazio e realizzando luoghi a disposizione delle comunità in un’ottica sostenibile e moderna. E grazie alla collaborazione tra istituzioni, questo luogo torna a vivere come spazio pubblico aperto, accessibile e funzionale, dove la memoria incontra il futuro”.

“Tre anni fa ci siamo decisi ad affrontare l’impresa di recuperare e restituire a tutti i rubieresi la Torre dell’orologio – commenta Cavallaro-. Un’opera che è stata possibile grazie al lavoro dei nostri tecnici, al supporto della Regione e dell’Unione dei Comuni, e alla collaborazione del nostro concittadino Marco Bizzarri, che ringrazio per averci permesso di ridare vita ad un luogo simbolico per la nostra città. Fin dall’inizio abbiamo voluto che la Torre non diventasse un museo, ma un luogo per la nostra comunità. Adesso la Torre, che da quasi cinquecento anni segna il tempo dei rubieresi, torna ad essere un punto di riferimento per i nostri cittadini, dove trovare accoglienza e servizi. Un investimento nelle relazioni e nel benessere delle persone, che punta consegnare alla future generazioni un pezzo della nostra storia come hanno fatto quelle che ci hanno preceduto”.
Il progetto
Il lavoro, dal costo complessivo di 1,3 milioni di euro, è stato inserito tra i progetti di riqualificazione urbana della Regione, che ha finanziato la ristrutturazione con 700mila euro, mentre l’Unione Tresinaro-Secchia ha invece riconosciuto i fondi per gli arredi.
Al piano terra si trova lo spazio giovani con una sala studio che si affaccia sui portici, ma anche un luogo attrezzato – maxischermo, angolo cucina, impiantino audio – dove ritrovarsi con gli amici e fare un po’ di attività insieme. La sala è progettata anche per fare piccoli incontri pubblici, iniziative culturali, guardare una partita, un film o giocare ai videogiochi.
Ai piani superiori si trovano i nuovi uffici degli assistenti sociali del Polo di Rubiera dell’Unione Tresinaro Secchia. Ora ci sono uffici moderni e attrezzati, che garantiscono la privacy degli utenti, ognuno con la sua specializzazione: famiglie, minori, anziani, disabili. In cima c’è una saletta riunioni che potrà anche essere usata per piccoli incontri di ogni tipo. Il restauro ha permesso anche di riportare alla piena funzionalità l’orologio che ora elettrico ma che ha conservato, ancora visibili, i meccanismi storici a pesi.
Il progetto ha previsto anche il rifacimento integrale dei solai, il recupero strutturale completo e l’installazione di impianti ad alta efficienza energetica. Tutti gli ambienti sono ora climatizzati e pienamente accessibili anche alle persone con disabilità.
