In via Pisano, su iniziativa dell’associazione Marta e Maria, del Gruppo Ceis e della Parrocchia Santa Rita da Cascia, sarà realizzato un edificio con due unità abitative finalizzato alla realizzazione di una Comunità educativa volta all’accoglienza di ragazze minori e una struttura ad alta autonomia destinata a ospitare ragazze maggiorenni che necessitano ancora di un luogo sicuro in attesa di acquisire la completa autonomia.
Nella seduta di lunedì 14 luglio, infatti, il Consiglio comunale ha dato il via libera, unanime, allo Schema di accordo con funzione di convenzione urbanistica e sociale per la trasformazione urbanistica ed edilizia dell’area in via Pisano finalizzata a un programma di assistenza e integrazione sociale.
“La proposta progettuale e sociale presentata – ha sottolineato la vicesindaca e assessora a Sanità, Salute e servizi connessi Francesca Maletti presentando la delibera – è di indubbio interesse pubblico per tutta la comunità modenese, non solo per il tipo di attività di accoglienza e tutela dei minori svolta presso la comunità, ma anche per la disponibilità consolidata negli anni del soggetto gestore a garantire gratuitamente il servizio di pronta accoglienza per 10 anni, fermo restando che, nel momento di effettivo inserimento, verrà corrisposta la retta di accoglienza. Il Comune di Modena, infatti – ha aggiunto – è tenuto a garantire l’accoglienza, in un contesto comunitario, sia in regime di seconda accoglienza che di pronta accoglienza, di ragazze minori che versano in condizioni di grave pregiudizio o in situazioni di abbandono, con il collocamento disposto in forma consensuale o dall’Autorità giudiziaria minorile”.
La nuova struttura sarà gestita dal Consorzio Gruppo Ceis, di cui l’associazione Marta e Maria è una dei soci fondatori, per superare l’attuale sede della preesistente Comunità educativa “Coccinella”, in quanto si ritiene che una diversa collocazione fisica in un contesto parrocchiale ricco di soggetti associativi, consenta alle ospiti maggiori opportunità d’integrazione e di partecipazione a progetti comunitari.
La Comunità educativa si svilupperà al piano terra e primo, mentre la struttura ad alta autonomia sarà collocata al secondo piano dello stesso fabbricato, che sarà realizzato con una struttura prefabbricata in legno, in modo da garantire tempi di costruzione certi e rapidi, elevate prestazioni energetiche, un controllo ottimale della tenuta all’aria e un eccellente conforto abitativo. La proposta progettuale, infatti, ruota intorno a un concetto di sostenibilità e salvaguardia ambientale. Per contenere i consumi e raggiungere alti livelli di vivibilità nei mesi estivi saranno previsti accorgimenti quali l’ombreggiamento delle grandi aperture finestrate con la presenza del verde come elemento architettonico. Il verde, infatti, nel progetto non è solo un elemento ornamentale ma è integrato con l’ambiente e lo spazio attraverso la progettazione di diversi ambienti per accogliere piante rampicanti, creando piccole isole verdi.
Il progetto propone un miglioramento dal punto di vista ambientale, in particolare, contrastando il fenomeno dell’isola di calore e migliorando il benessere dei cittadini attraverso una consistente desigillazione dell’area, dove vengono inserite aree verdi, creato un campetto da gioco inerbito e piantumate alberature. Verrà inoltre riorganizzata la sosta nell’area. È previsto, infine, un sistema di recupero delle acque piovane tramite un serbatoio interrato, che consente di raccogliere e immagazzinare l’acqua proveniente dalle precipitazioni, che verrà utilizzata per l’irrigazione del giardino riducendo il consumo di acqua potabile e contribuendo alla sostenibilità ambientale.