Sospendere in toto l’applicazione della delibera 1638/2024 significa “parcheggiare con le quattro frecce” tutto il sistema di accreditamento socio sanitario della nostra Regione, mandando a monte il lavoro di anni di confronto.
Per CGIL CISL e UIL il punto fondamentale è difendere i diritti delle persone anziane e con disabilità e delle lavoratrici e dei lavoratori indispensabili ad assicurare servizi di qualità, in un sistema a forte governance pubblica.
Non si tratta quindi di “mettere a rischio i Comuni”, né tantomeno di esporli a ricorsi, oltre agli aspetti procedurali relativi all’avvio delle procedure ad evidenza pubblica per la gestione dei servizi, nella delibera c’è tanto altro, che può e deve essere messo concretamente in atto per il miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi, per migliorare le condizioni di chi all’interno dei servizi lavora e di chi viene assistito e, ancora di più, per dare una risposta a centinaia di famiglie che in questo momento si fanno carico totalmente dell’assistenza dei propri cari.
Si tratta di tradurre concretamente gli impegni presi con percorsi da attuare subito, senza aspettare fantomatiche scadenze nazionali, visto che sono stati promessi già da tempo, per poter ragionare rispetto alle opportunità di formazione di nuovo personale, difficilmente reperibile in questo momento storico, di implementare l’assistenza domiciliare, di migliorare i rapporti personale/utenti, di garantire le corrette applicazioni contrattuali e tutte le innovazioni di processo previste nella delibera.
Si tratta quindi di rendere esplicita con atti concreti una volontà politica finora ambigua, sulla quale si può lavorare e programmare a garanzia del sistema a prescindere dai vincoli nazionali. Ci auguriamo che l’incontro convocato con l’Assessora Conti per fine mese, alla presenza del Presidente de Pascale, consenta di fare chiarezza, in un quadro di prospettiva che sappia assicurare qualità al sistema socio-sanitario regionale.