Sanità e industria insieme per promuovere la cultura del rispetto nei luoghi di cura. Nelle scorse settimane, all’interno dell’assemblea di #WeCare, gruppo che riunisce una ventina di aziende del Distretto industriale dell’Area nord, è stata illustrata la campagna regionale contro la violenza agli operatori sanitari, “Più cura per chi cura”.
L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di Annamaria Ferraresi, Direttrice del Distretto di Mirandola, Anna Confente della Promozione della Salute e del Servizio Comunicazione dell’Ausl di Modena, è coerente con la mission di #WeCare, nato circa tre anni fa per creare una catena di valore tra imprese, cittadini, istituzioni e sostenere insieme lo sviluppo e la qualità della vita delle persone che vivono nel distretto.
La campagna promossa dal Servizio Sanitario della Regione Emilia-Romagna nasce per costruire fiducia, promuovere rispetto e diffondere consapevolezza verso chi lavora per la nostra salute. Dagli ultimi dati disponibili è emerso che nel 2024 il numero complessivo di aggressioni è aumentato dell’11,7% rispetto al 2023, passando da 2.401 a 2.682 casi. Il 70,3% delle aggressioni è stato segnalato da professioniste donne; il personale infermieristico è più frequentemente coinvolto (59,7%) a seguire i medici (13,6%) e gli operatori socio-sanitari (11,4%). A livello nazionale, nel 2023, sono state oltre 16.000 le segnalazioni di aggressioni a operatori sanitari, con circa 18.000 professionisti coinvolti.
A livello provinciale, complessivamente nel 2024 sono stati 424 gli episodi di violenza registrati sul sistema SegnalER: 282 nelle diverse strutture Ausl, 108 in Aou, 34 all’Ospedale di Sassuolo Spa, in aumento rispetto allo scorso anno, anche se vi è stata a partire dagli anni 2023-2024 una modifica delle modalità di segnalazione e serviranno alcuni anni per individuare un andamento tendenziale.
L’informazione e la sensibilizzazione nei confronti della comunità sono solo una parte del lavoro che le aziende sanitarie stanno attuando sul tema: parallelamente infatti sono stati messi in atto interventi di miglioramento atti a ridurre il rischio di aggressione, con particolare riferimento ai contesti ritenuti più critici.