Cresce l’impegno della Regione Emilia-Romagna per promuovere l’educazione musicale nelle scuole e negli enti di formazione professionale.
Sono 25 i progetti finanziati con oltre 2,6 milioni di risorse europee Fse+ (esattamente 2.669.555 euro), il 20% in più rispetto allo scorso anno, che coinvolgeranno, dall’anno scolastico 2025/2026, 266 istituti e oltre 7.900 studenti di tutto il territorio regionale. Sono coinvolte le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e i percorsi di istruzione e formazione professionale, con una particolare attenzione agli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
I progetti finanziati, che hanno avuto il via libera dalla Giunta, sono stati presentati dalle scuole di musica riconosciute dalla Regione in sinergia con gli istituti scolastici, con l’obiettivo di portare nei percorsi educativi strumenti, laboratori, e promuovere pratiche inclusive e innovative, anche grazie al lavoro con le realtà artistiche e culturali locali. Le attività, che spaziano dal canto corale alla musica d’insieme, fino alla propedeutica musicale, si svolgeranno anche durante l’estate, in una logica di “scuole aperte”, promuovendo l’inclusione, la socialità e la continuità educativa oltre il tempo scuola.
“La musica è un pilastro del nostro sistema formativo e un potente strumento di inclusione- dichiarano il vicepresidente con delega alla Formazione professionale e al programma Por Fse+, Vincenzo Colla, e l’assessora regionale alla Scuola, Isabella Conti-. Abbiamo costruito un’offerta educativa ampia e aperta al territorio per riaffermare la centralità della scuola come luogo aperto alla comunità e promotore di uguaglianza. Rispetto allo scorso anno rafforziamo l’impegno della Regione, continuando anche a garantire un’attenzione particolare alle ragazze e ai ragazzi svantaggiati o con disabilità, che possono trarre ancora maggiori benefici da un’attività di condivisione, partecipazione e socializzazione come questa”.
L’offerta coinvolge 61 enti nella provincia di Bologna, 45 a Modena, 39 a Parma, 33 a Forlì-Cesena, 22 a Reggio Emilia, 26 a Piacenza, 18 a Ferrara, 19 a Ravenna e 3 nella provincia di Rimini.
Il filo conduttore che lega le proposte è quello di promuovere le attività di educazione e pratica musicale d’insieme, incentivare la socializzazione degli studenti, favorire l’integrazione dei ragazzi con disabilità o in condizione di svantaggio e qualificare ulteriormente il sistema dell’educazione musicale regionale. L’intero impianto progettuale è infatti costruito per rispondere in modo flessibile e capillare ai bisogni dei territori: metodologie differenziate, attenzione alla disabilità, ai disturbi dell’apprendimento (DSA) e ai bisogni educativi speciali (BES), grazie al coinvolgimento di figure professionali specifiche.