Virus West Nile: attivo il piano di prevenzione e controlloNell’ambito del Piano Regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi 2025, la sorveglianza veterinaria ha rilevato la presenza del virus West Nile in un pool di zanzare raccolto in provincia di Reggio Emilia.

Questa evidenza, come previsto dal Piano, configura un livello di rischio 2 di epidemia bassa/moderata e comporta l’attivazione di specifici controlli del vettore, insieme a iniziative di prevenzione dell’infezione nella popolazione e negli equini.

Nella provincia di Reggio Emilia, con particolare riferimento ai comuni situati in pianura, nelle aree pedecollinari e collinari, si raccomanda di:

 

  1. continuare ad attuare in modo rigoroso interventi di lotta antilarvale di competenza dei comuni, intensificando il controllo e il sostegno alle attività dei privati;
  2. eseguire interventi straordinari preventivi con adulticidi qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto;
  3. sensibilizzare affinché i proprietari di equidi vaccinino i loro animali.

La campagna di comunicazione promossa dalla Regione Emilia-Romagna “Spuntiamola” indica il riferimento del numero verde 800 033 033 del Servizio Sanitario regionale che risponde da lunedì a venerdì in orario ore 8.30 – 18, il sabato in orario 8.30 – 13.

 

Il virus West Nile

Si trasmette al genere umano attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare del genere Culex, attive soprattutto al crepuscolo e nelle ore notturne.

In Italia, specialmente nelle regioni del bacino padano, il virus West Nile è considerato endemico, ovvero presente in maniera stabile.

Le persone così come i cavalli sono occasionalmente infettati attraverso punture di zanzare ma non trasmettono l’infezione ad altre persone, né infettano nuovamente le zanzare.

Nella maggior parte dei casi, il contatto con il virus provoca un’infezione asintomatica; in alcuni casi può però svilupparsi una malattia chiamata West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni.

In rari casi, soprattutto negli anziani o in persone con fragilità, possono manifestarsi gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero ospedaliero e possono condurre a esiti permanenti o al decesso.

Il riscontro di positività al virus West Nile comporta il rafforzamento delle misure di prevenzione, così come prevede il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2025.

In particolare prosegue l’attività ordinaria di lotta antilarvale a cura dei Comuni, con un’intensificazione dei controlli e supporto alle misure prese dai privati.

A differenza di quanto avviene per malattie come la Dengue e altre malattie di importazione trasmissibili dalle zanzare tigre, in questo caso non sono previste disinfestazioni intorno all’abitazione dei pazienti in quanto il virus West Nile non si trasmette da persona a persona.

Nel 2024 nella Provincia di Reggio Emilia i casi accertati di forme neuroinvasive di West Nile sono stati 34.

 

La prevenzione

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile, la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare. È fondamentale, quindi, proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente:

 

  • usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto
  • usando delle zanzariere alle finestre
  • svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
  • tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.

 

Per maggiori informazioni su come prevenire e proteggersi dalle punture di zanzara è possibile consultare il seguente materiale: