A Modena sono state oltre 2.000 le domande (attualmente in fase di istruttoria) presentate dalle famiglie per richiedere il contributo per la frequenza ai centri estivi dei figli, che può arrivare fino a 300 euro a bambino.

«Le attività estive rappresentano un’opportunità preziosa per bambine e bambini di tutte le età: sono occasioni in cui possono ritrovare momenti di socialità, vivere il gioco in modo libero e prolungato, aspetti fondamentali per il loro sviluppo armonioso e il loro benessere – evidenzia l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli – queste attività continuano a essere un riferimento fondamentale anche per le famiglie, rappresentando un aiuto concreto nella gestione del quotidiano e favorendo l’equilibrio tra impegni familiari e professionali. È per questo che l’Amministrazione ritiene prioritario rafforzare e ampliare queste proposte, puntando su accessibilità e inclusività sempre maggiori».

Va in questa direzione la scelta dell’Amministrazione comunale di aderire, anche quest’anno, alla misura regionale per il contrasto alle povertà educative e la conciliazione vita-lavoro, attraverso contributi alle famiglie a sostegno delle spese di frequenza ai centri estivi per bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni, fascia d’età che si amplia fino ai 17 nel caso di ragazzi con disabilità.

Per Modena, in particolare, la misura vale 402.466 euro (circa 100 mila euro in più dell’anno 2024) derivanti dal finanziamento PrFse+ della Regione. Lo scorso anno sono state 1.642 le domande di contributo soddisfatte alle famiglie in possesso dei requisiti, per complessivi 421.864 euro di sostegni erogati anche grazie alle ulteriori risorse stanziate dal Comune.

E per garantire una più ampia partecipazione alle attività, anche per il 2025 il Comune ha alzato il limite Isee indicato dalla Regione per l’accesso ai contributi: da 26 a 28mila euro. La misura interessa tutte le fasce d’età, quindi sia per i bambini 9/36 mesi che per la fascia 3/13 anni.

Nel dettaglio, il Settore Istruzione ed Educazione del Comune di Modena ha ricevuto 1.824 domande di contributo per i centri estivi per la fascia d’età 3-13/17 anni (erano state 1.803 nel 2024), mentre le richieste di voucher per la fascia d’età 9-36 mesi sono state 290 (erano state 347 nel 2024).

“Anche per il 2025 – prosegue l’assessora – registriamo una grande adesione ai Centri estivi grazie a un’importante e virtuosa sinergia tra Terzo Settore, associazioni, società sportive, polisportive e parrocchie che gestiscono le attività, e il Comune che accredita questi enti tramite una procedura a evidenza pubblica”.

Nello specifico, per bambini e ragazzi da 3 a 13/17 anni l’offerta dei Centri estivi 2025 ha visto 98 proposte: al bando pubblicato dall’amministrazione comunale hanno risposto 67 gestori con attività sportive, ludiche e di animazione in polisportive, scuole e fattorie, in alcuni casi arrivando a coprire anche l’intera estate, da giugno a settembre.

Per la fascia dai 9 ai 36 mesi di età sono circa una trentina le attività, svolte da 21 soggetti accreditati, appositamente modulate per i piccoli che frequentano i nidi d’infanzia. I gestori in elenco hanno aderito, inoltre, a un patto di calmieramento rette, anche attraverso il sostegno economico dell’amministrazione comunale in considerazione dei maggiori costi di organizzazione, che prevede che la retta massima per la famiglia non superi il costo di 125 euro a settimana per un posto a tempo pieno e di 95 euro per il part time, restando a carico dell’amministrazione comunale la quota rimanente.

Tra le proposte in elenco anche le attività estive in programma nei servizi educativi gestiti da Cresci@mo, rivolte in via prioritaria ai bambini frequentanti le scuole della Fondazione durante l’anno, ma anche a quelli di scuole comunali, statali, convenzionate e Fism che si sono iscritti ai servizi educativi tramite lo Sportello unico di iscrizione.

PER I MINORI CON DISABILITÀ FREQUENZA OLTRE LE TRE SETTIMANE

La novità del 2025 porta a un aumento delle partecipazioni. L’assessora Venturelli: “I numeri sono segno concreto di una visione inclusiva che stiamo costruendo con determinazione”

La presenza di educatori per i minori con disabilità è senz’altro la novità più importante per i centri estivi 2025, che consente di estenderne la frequenza per tutto il periodo della attività, non limitandola quindi alle tre settimane previste fino allo scorso anno.

«Siamo davvero soddisfatti di poter introdurre questa significativa novità – dichiara l’assessora Venturelli – resa possibile grazie alla collaborazione attiva con le associazioni che si occupano di disabilità e con i gestori dei centri estivi. Questo lavoro condiviso ci permette di ampliare le opportunità dedicate ai bambini con disabilità, superando anche il precedente limite temporale di partecipazione. Si tratta di un importante passo avanti sul piano della parità dei diritti e del sostegno concreto alle famiglie, anche in termini di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Crediamo fortemente che questo sia il percorso giusto per costruire una comunità più inclusiva, attenta ai bisogni di tutte e di tutti».

Se infatti fino al 2024 l’Amministrazione comunale metteva a disposizione l’educatore a sostegno dei minori con disabilità per un massimo di tre settimane, da quest’anno, invece, la loro presenza è estesa per tutto il periodo estivo delle attività. Un risultato reso possibile da un percorso condiviso con tutti i soggetti coinvolti e grazie ad un lavoro minuzioso svolto dagli uffici del Settore Istruzione ed Educazione di concerto con le cooperative che forniscono il supporto alla disabilità, coinvolte assieme ai gestori dei centri estivi per creare delle équipe inclusive che potessero ampliare le opportunità di accoglienza, come peraltro richiesto dal Consiglio comunale con l’approvazione, lo scorso novembre, della mozione presentata da Spazio democratico che chiedeva più risorse e azioni per l’inclusione .

Nel dettaglio, i minori con disabilità che hanno frequentato o stanno frequentando i centri estivi sono complessivamente 314 (erano 302 nel 2024, 222 nel 2023 e 181 nel 2022). Ma soprattutto, rispetto al totale di 314 minori con disabilità: 155 hanno frequentato o stanno frequentando per un periodo da una a tre settimane (come l’anno scorso), ma ben 159, cioè oltre la metà, stanno frequentando per un periodo da 4 a 14 settimane. La durata media della frequenza è stata di 4,26 settimane, mentre per i minori che hanno scelto di partecipare da 4 a 14 settimane, la media si attesta intorno a 6 settimane.

“Questi numeri – commenta l’assessora – sono segno concreto di una visione inclusiva che stiamo costruendo con determinazione. Non si tratta solo di garantire un servizio, ma di affermare un diritto: quello di ogni bambina e bambino a vivere pienamente spazi educativi e relazionali di qualità. I risultati di quest’anno ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta e che investire in formazione, progettualità condivisa e risorse educative produce cambiamenti reali e duraturi.”

Nello specifico, nel mese di maggio si è svolta una indagine esplorativa rivolta ai genitori rispetto alle intenzioni di iscrizione dei minori ai Centri estivi. Successivamente, lo stesso mese, prima dell’apertura dei servizi, il personale pedagogico del Comune, insieme alle due Cooperative che gestiscono gli educatori per l’inserimento dei minori con disabilità, ha tenuto due incontri di formazione rivolti al personale dei soggetti gestori dei Centri estivi. In tali incontri si è parlato di come inserire questi minori nelle attività previste costruendo contesti accoglienti e inclusivi, e presentando strumenti di lavoro e, attraverso l’analisi di casi, esplorando metodologie e pratiche. Tutto questo lavoro ha portato alla costituzione di una équipe di educatori per l’inclusione all’interno di ciascun centro estivo, consentendo di far interagire proficuamente i bambini e i ragazzi e ampliare le opportunità di accoglienza.