Veglie notturne, trekking musicali, compagnie di fama internazionale, residenze artistiche, laboratori e una giornata dedicata alla letteratura per l’infanzia: questo è il Festival FRAIL o del profondo legame tra cultura, comunità e natura che propone dal 25 luglio al 10 agosto a Montecreto e nei territori dell’Appennino Modenese una ricerca artistica che indaga il rapporto tra performance teatrale e spazio naturale attraverso linguaggi scenici contemporanei.

Creato ed organizzato da InStabile 19 APS in collaborazione con il Comune di Montecreto e il Teatro Comunale Pavarotti-Freni nell’ambito di Musiche ad alta quota, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, il sostegno della Fondazione di Modena e inserito nel cartellone Montagna Mia, “FRAIL o del profondo legame tra cultura, comunità e natura”, rappresenta il momento culminante di un’attività culturale che opera sul territorio tutto l’anno, con sviluppo di processi socio-culturali inclusivi e di valorizzazione dei patrimoni materiali e immateriali del territorio.

 

Un progetto culturale radicato nel territorio

Novità significativa dell’edizione 2025 è lo sviluppo del festival oltre i confini di Montecreto, con l’inclusione di Fanano e Sestola nel circuito degli spettacoli. Il 29 luglio Eko Dance Company porterà “It Takes 4 To Tango / Il Rituale Delle Tarante” nella suggestiva Corte Mancante di Fanano e replicherà il 30 luglio nel meraviglioso Parco dei Castagni, mentre il 31 luglio Sestola ospiterà “Rossini vs Bach” di Gruppo Danza Oggi e Urban Dance Academy nel sagrato della Chiesa Parrocchiale di san Nicolò. Gli spettacoli sono organizzati in collaborazione con il Teatro Comunale Pavarotti-Freni nell’ambito di Musiche ad alta quota.

 

Le veglie notturne: teatro nel cuore della notte

Tra le proposte più originali del festival spiccano le “Veglie sul sentiero” a cura di Cajka Teatro, programmate per il 26 luglio e il 6 agosto a mezzanotte nel Parco dei Castagni. Racconti notturni che rappresentano un’esperienza teatrale unica, dove la narrazione si sviluppa nel cuore della notte al limitare del bosco, creando un’atmosfera intima e suggestiva che valorizza il rapporto ancestrale tra racconto e natura.

 

Le compagnie e gli spettacoli

Il programma artistico alterna il teatro di narrazione alla danza contemporanea, la musica tradizionale africana alle performance multidisciplinari e coinvolge i pubblici di tutte le età con un approccio inclusivo e sostenibile. Il festival si apre il 25 luglio con “Nina” della compagnia Eccentrici Dadarò, un monologo poetico che inaugura la manifestazione nel teatro naturale del Parco dei Castagni.

Tra gli appuntamenti più attesi figura “La presidente” del Teatro dei Borgia il 4 agosto, una parabola civile che indaga il rapporto tra potere, identità e comunicazione nell’Italia contemporanea, interpretata da Elena Cotugno (già finalista premio Ubu come migliore attrice con Medea per strada). Il 5 agosto “La voce dei Griot” di Piccoli Idilli porterà sul palco la musica tradizionale africana del Burkina Faso, mentre il 6 agosto ” Intelfade, Piccoli Idilli e FlagNoFlags proporranno Gatherdance” progetto di danza inclusiva che fa convivere nello stesso spazio performativo culture e provenienze diverse. L’8 agosto Cajka Teatro e Piccoli Idilli portano in scena “Tre Sorelle” con una rilettura corale del capolavoro di Čechov che intreccia danza e prosa in una forma scenica inedita.

Il festival si conclude il 10 agosto con “Montecreto racconta“, una giornata interamente dedicata alla letteratura per l’infanzia realizzata in collaborazione con Dones Ricco, che animerà il Parco dei Castagni dalle 9.30 con racconti, musica e mercatini, celebrando le nuove generazioni e aprendo uno sguardo sul futuro del progetto.

FRAIL è anche residenze artistiche e quest’anno è a Montecreto, fino al 3 agosto il maestro berlinese Jurij Alschitz, figura di riferimento internazionale della pedagogia teatrale, che dirigerà la Summer Academy a cura di AKT-ZENT Berlino.

Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito.

 

FRAIL o del profondo legame tra cultura, comunità e natura

FRAIL – fragile – è il nome iconico che abbiamo scelto per il nostro progetto.

Perché tutto ciò che riguarda cultura, bellezza, natura è fragile e così delicato da appartenere alla categoria dell’effimero. Fragile è anche il territorio nel quale abbiamo deciso di operare artisticamente e socialmente: un’area nella quale tutto risulta complesso, complicato e dove le fragilità – individuali, sociali e istituzionali – sono la quotidiana emergenza.

La parola in inglese è stata preferita perché nel suono e nella sua pronuncia accentua una sorta di onomatopea in quel “fr” che è il suono del vento che attraversa boschi e valli.

Nato dal progetto “Teatri del Cimone” FRAIL raccoglie in sé e sviluppa gli elementi fondanti dell’associazione InStabile 19 che opera nel campo della produzione teatrale e dei processi di comunità avviando così un’esperienza unica nell’alto Frignano. Lontano dalle strutture “secolarizzate” del teatro in una relazione fluida, dinamica e. costantemente evolutiva – come la natura del territorio e della sua comunità – il progetto apre diverse porte ed innumerevoli sguardi sulla cultura, in particole sul teatro offrendo alla comunità una proposta di qualità e soprattutto attivando processi e pratiche virtuose.

Come centro la relazione tra creatività, natura, e comunità per la crescita, la riscoperta di luoghi preziosi e fonte di bellezza – come patrimonio umano – delle aree interne. Il progetto, ampio ed ambizioso si muove su diverse linee parallele che hanno lo scopo di promuovere la cultura teatrale proponendo sul territorio una visione ampia e diversificata dei linguaggi della scena contemporanea, attraverso spettacoli, laboratori, incontri, workshop e residenze creative durante tutto l’anno, abitando luoghi e spazi inusuali come borghi, parchi e boschi aprendoli alla scoperta di una nuova concezione di fruizione.

Incontrare artisti…

FRAIL si rivolge agli abitanti permanenti e temporanei del territorio generando meccanismi di inclusione e aggregazione che negli anni si sono radicati al punto di essere diventati necessari alla comunità. Un’attività annuale che accompagna la comunità offrendo attività che per il territorio ed i suoi abitanti sarebbero difficilmente fruibili come i percorsi laboratoriali dedicati a ragazzi e adulti, il percorso intergenerazionale che ha come obiettivo l’incontro fra anziani, giovani ed adulti oppure gli spettacoli e le performance all’interno

delle attività commerciali (bar, ristoranti hotel) promuovendo forme aggregative insolite. Nel 2025 la progettualità cresce, implementando i progetti con le scuole primarie, con le associazioni presenti ed operanti

sul territorio, intensificando il dialogo con l’amministrazione comunale, volgendo alla creazione di una visione comunitaria innovativa che trae forza e solidità dalle proprie radici e tradizioni.

Una visione che di anno in anno si fa sempre più concreta e tangibile: quella di creare un’eccellenza culturale permanente sul territorio dell’alto frignano, segnando l’importanza e la differenza di avere professionisti – come Cajka Teatro – che operano sul territorio con costante impegno e dedizione.