Credito immagine: Roberto Brancolini

Il benessere giovanile si tutela con azioni concrete che promuovano educazione emotiva, utilizzo consapevole della tecnologia e valorizzazione delle relazioni umane, empatia e cultura dell’inclusione.

Con questa convinzione la Regione Emilia-Romagna aumenta del 33% le risorse per finanziare nel 2026 interventi rivolti a preadolescenti e adolescenti tra gli 11 e i 19 anni: 800mila euro destinati a soggetti del Terzo settore e privati senza fini di lucro – come associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e oratori – che dovranno proporre progetti educativi, culturali, sportivi e ambientali coinvolgendo i ragazzi già nell’ideazione e attivando, quando possibile, reti territoriali di collaborazione.

I contenuti del bando sono stati illustrati oggi in Commissione assembleare dall’assessora a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola, Isabella Conti, una tappa preliminare al successivo passaggio in Giunta.

“Questo provvedimento rappresenta uno strumento concreto per dare voce e spazio agli adolescenti, sostenere le famiglie e rafforzare il tessuto sociale dei territori- ha spiegato Conti-. Rafforziamo in modo consistente l’investimento aumentando di un terzo le risorse messe a disposizione dall’assessorato per dare concretezza a progetti e iniziative che abbiano non solo come destinatari, ma anche come co-protagonisti i nostri ragazzi e ragazze, in una fase delicata della loro esistenza. La scuola- ha aggiunto l’assessora- ha un ruolo decisivo nel favorire l’inclusione sociale e la partecipazione attiva alla vita comunitaria dei giovani, ma da sola non basta, soprattutto se pensiamo ai più fragili, e in questo il Terzo settore riveste un ruolo molto importante. Crediamo fortemente nel dovere delle istituzioni non solo di sostenere, ma anche di promuovere il benessere dei giovani”.

I contenuti del bando

Degli 800mila euro complessivi disponibili, 200mila sono destinati a progetti di valenza regionale, che coinvolgano cioè almeno tre ambiti provinciali, e 600mila a progetti territoriali che si sviluppano a livello comunale o distrettuale.

I progetti dovranno essere realizzati nel corso del 2026 e le domande dovranno essere presentate esclusivamente online tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2025. Si richiede di coinvolgere i ragazzi nella progettazione e realizzazione di attività ludiche, educative, di sostegno e aiuto tra coetanei, per valorizzare il loro protagonismo e le loro capacità. Saranno inoltre premiate le iniziative che prevedono la co-progettazione con enti pubblici e privati, l’attivazione di reti territoriali, il radicamento nel contesto di riferimento.

Tra gli obiettivi principali che le iniziative dovranno perseguire figurano la promozione della cittadinanza attiva, il contrasto al disagio giovanile, la valorizzazione delle competenze relazionali e la prevenzione di fenomeni come il bullismo, il cyberbullismo e il ritiro sociale.

Particolare attenzione è riservata ai ragazzi in condizioni di fragilità, come giovani caregiver, minori stranieri non accompagnati, adolescenti con disabilità o appartenenti a minoranze, con difficoltà di socializzazione o a rischio di dispersione scolastica. Il bando incoraggia inoltre l’uso consapevole delle tecnologie digitali, la comprensione del funzionamento dell’Intelligenza Artificiale e degli algoritmi che regolano le principali piattaforme online. Si chiede di favorire da un lato abilità pratiche, dall’altro di promuovere attitudini critiche nei confronti di questi strumenti.

La distribuzione dei fondi territoriali avverrà in base alla popolazione di ragazzi e ragazze residenti, con un numero massimo di progetti finanziabili per distretto. Il contributo regionale potrà coprire fino al 50% del costo complessivo, con un tetto massimo di 15mila euro per i progetti territoriali e di 50mila euro per quelli regionali.