Ieri sera la comunità di Albinea ha risposto presente all’appello lanciato dall’amministrazione nel pomeriggio per “rompere il silenzio” di fronte al massacro di persone inermi in corso a Gaza. Lo ha fatto dandosi appuntamento in piazza Cavicchioni e facendo rumore, aderendo così alla campagna nazionale “Gaza muore di fame: disertiamo il silenzio”, allo scopo di continuare a “sensibilizzare sulla gravissima situazione palestinese, dove la popolazione civile continua a essere vittima di attacchi quotidiani e non ha accesso ad acqua e cibo, e sul ruolo dei governi nazionali e dell’Unione europea”.

Si è trattato di un piccolo gesto, ma significativo, da parte degli albinetani che hanno esposto la bandiera palestinese, alcuni cartelli di denuncia e le foto dei bambini palestinesi ridotti a “scheletri” che stanno morendo di fame e di stenti. Con pentole, coperchi, piatti, vassoi e fischietti i gli albinetani hanno fatto rumore per circa mezzora a partire dalle ore 22.

L’amministrazione, che aveva lanciato l’appello per l’adesione all’iniziativa, ringrazia tutti i partecipanti per la sensibilità dimostrata.