È stato fermato dai carabinieri durante un normale servizio perlustrativo, mentre si trovava in un parcheggio pubblico poco illuminato in via Fogliani a Scandiano. Durante le procedure di identificazione il giovane, un 19enne, è stato trovato in possesso di un paio di manette in metallo agganciate sul fianco della sua cintura nonché di una paletta segnaletica di colore bianco e rosso, priva di scritte, che custodiva all’interno dei propri pantaloni. Il giovane ha poi consegnato spontaneamente una pistola ad aria compressa, da soft air, occultata all’interno del proprio zaino. A seguito di quanto emerso i militari, decidevano di estendere i controlli anche presso l’abitazione del ragazzo. All’interno della stanza da letto del 19enne, veniva rinvenuta una polo maschile di colore blu, molto simile a quelle in dotazione al personale della Polizia di Stato, riportante la scritta “POLIZIA” sulla parte posteriore.

E’ successo la sera del 25 luglio scorso poco dopo le 23, quando i militari della tenenza di Scandiano, nel transitare in via Fogliani di Scandiano, all’interno di un pubblico parcheggio poco illuminato notavano un giovane; pertanto si avvicinavano per procedere ad un controllo. Nell’avvicinarsi, notavano nell’immediatezza che il ragazzo, si trovava in possesso di un paio di manette in metallo agganciate sul fianco della sua cintura nonché di una paletta segnaletica di colore bianco e rosso, priva di scritte, che custodiva all’interno dei propri pantaloni. Veniva  quindi chiesto al 19enne il motivo per il quale si trovasse in quel posto con tale materiale, ma il ragazzo non era in grado di giustificare validamente la propria presenza in loco, asserendo soltanto di possedere una pistola ad aria compressa da soft air, occultata all’interno del proprio zaino.

Ritenendo che il soggetto detenesse ulteriori contrassegni o armi, i militari estendevano la perquisizione presso l’abitazione del giovane, dove all’interno della propria stanza da letto rinvenivano una polo maschile di colore blu, molto simile a quelle in dotazione al personale della Polizia di Stato, riportante la scritta “POLIZIA” sulla parte posteriore. Alla luce dei fatti il ragazzo – residente in un comune del comprensorio ceramico – veniva condotto in caserma e, al termine delle formalità di rito, denunciato alla Procura della Repubblica con le accuse di porto di armi od oggetti atti ad offendere e possesso di segni distintivi contraffatti. Contestualmente i militari procedevano al sequestro del materiale rinvenuto.

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.