Foto: Liviana Banzi (Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G.)

Le donazioni di sangue proseguono regolarmente, nessuno stop è previsto in seguito all’innalzamento della soglia di attenzione generato dai casi di West Nile e di altre arbovirosi trasmesse da zanzare. La Regione ribadisce che le donazioni non sono sospese, anzi, sono garantite da controlli stringenti e puntuali. Il Centro Regionale Sangue ha infatti introdotto misure specifiche contro la trasmissione degli arbovirus, in accordo con le notifiche nazionali.

Durante il periodo di sorveglianza, tutte le donazioni effettuate vengono testate. L’esecuzione del test su donatori asintomatici, che potrebbero essere stati esposti al virus, evita la trasmissione tramite sangue o emocomponenti e protegge i pazienti più vulnerabili. Fondamento del nostro sistema sangue resta infatti la capacità di garantire le terapie trasfusionali a tutti i pazienti che ne necessitano, in qualsiasi periodo dell’anno, anche durante i mesi estivi che tradizionalmente vedono un calo di disponibilità.

Contestualmente, è attivo il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2025, che definisce ogni anno le azioni di prevenzione e contrasto delle malattie virali potenzialmente gravi che le zanzare possono trasmettere.

La sorveglianza sanitaria sui casi di Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile è attiva tutto l’anno, ma nel periodo estivo (tra il 1° maggio e il 31 ottobre), il Piano viene potenziata per individuare precocemente i casi sospetti. Ai medici viene chiesto di segnalare tempestivamente le persone che presentino sintomi compatibili, e la diagnosi viene affidata al Laboratorio Regionale di Riferimento CRREM presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna. I casi di Chikungunya, Dengue e Zika vengono diagnosticati di norma in persone che rientrano da viaggi in Paesi dove queste malattie sono endemiche.

Quest’anno, attraverso la sorveglianza sanitaria, sono stati individuati anche due casi di Chikungunya e tre di Dengue in cui la trasmissione è avvenuta localmente, attraverso la puntura di zanzara tigre. In uno dei due casi di Chikungunya è stato possibile individuare il probabile ingresso del virus in un soggetto rientrato da un viaggio all’estero, residente a poche centinaia di metri dal caso autoctono.

Per quanto riguarda il West Nile Virus, che dal 2008 è presente stabilmente in Emilia-Romagna, l’obiettivo della sorveglianza sanitaria resta l’individuazione delle forme cliniche gravi e neuro-invasive, che rappresentano una piccola percentuale dei casi totali ma possono avere conseguenze serie per le persone con fragilità preesistenti. Per questo motivo, la sorveglianza richiede un approccio integrato tra veterinari, entomologi e operatori sanitari. L’esperienza degli ultimi anni dimostra come questo approccio integrato sia utile e affidabile anche per guidare l’attivazione dei controlli preventivi su donazioni di sangue, organi e tessuti.

I dati sui casi di arbovirosi di quest’anno confermano una circolazione più contenuta rispetto agli anni precedenti, ma non per questo meno monitorata. Nel 2025 si sono registrati tre casi autoctoni di Dengue e due di Chikungunya, a fronte rispettivamente di dieci e cinque casi importati. Non si segnalano invece infezioni da Zika. Per quanto riguarda il West Nile Virus, quest’anno si registra un solo caso con encefalite, nessun caso febbrile senza complicazioni e due casi asintomatici individuati attraverso lo screening sui donatori di sangue. Nessun decesso è stato finora registrato.

Il piano poi conferma, anche per il 2025, un finanziamento regionale ai Comuni, finalizzato a sostenere le azioni preventive per la riduzione della popolazione di zanzare e a rimborsare completamente le spese sanitarie sostenute in caso di circolazione virale accertata.

Le donazioni di sangue, grazie al sistema di sicurezza e tracciabilità attuato in Emilia-Romagna, restano dunque un gesto fondamentale, sicuro e necessario, che continua a garantire ogni giorno cure salvavita a centinaia di persone.