Dati e informazioni acquisite da archivi gestionali, pubblici e privati, per creare un ecosistema urbano di osservazione e previsione ambientale. Così da promuovere l’efficienza nell’uso dell’energia e delle risorse in vari settori chiave come la mobilità urbana, l’efficienza energetica degli edifici, la gestione delle risorse idriche e la gestione dei rifiuti.
È quanto prevede il progetto Usage (Urban spaces for Green Deal), nell’ambito del programma europeo Horizon, che ha l’obiettivo di strutturare e implementare dati e sistemi informativi a sostegno delle azioni prioritarie su cambiamento climatico, economia circolare, inquinamento zero, biodiversità.
Capofila e coordinatore del progetto è il Comune di Ferrara, la Regione Emilia-Romagna ha approvato l’accordo per la costituzione del Uds – Data Space Usage – Urban Data Spaces For Green Deal che coinvolge anche partner come Arpae, Gruppo Hera, Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e FerraraTua Multiservizi.
Il progetto europeo Usage prevede di strutturare un ‘Data space’ a livello urbano con quattro realtà pilota dimostratrici in Europa: le città di Ferrara, Graz (Austria), Leuven (Belgio), Saragozza (Spagna), replicabile in altri contesti.
“Un esempio virtuoso di uso dei dati a servizio della sostenibilità e di come la collaborazione tra il settore pubblico, quello privato e la comunità, possa portare a soluzioni innovative che hanno un impatto reale e misurabile sulla qualità della vita e sull’ambiente- ha detto il vicepresidente della Regione con delega alla green economy, Vincenzo Colla-. Un approccio che permette di superare i limiti degli open data tradizionali, favorendo la creazione di modelli analitici innovativi, che possono trasformare dati apparentemente casuali in pattern significativi, per guidare decisioni e azioni strategiche”.
Il ‘Data space’ è concepito come un ecosistema dinamico dove i dati provenienti da fonti diverse – tra cui quelli messi a disposizione dalla Regione con le piattaforme Sace-ER e CritER di gestione degli attestati di prestazione energetica degli edifici e dei certificati degli impianti termici civili –, vengono condivisi in maniera automatica e sicura ed elaborati collettivamente.
“La partecipazione di diversi soggetti conferma l’importanza e la serietà dell’impegno verso l’innovazione sostenibile promossa dal progetto- aggiunge Colla-. Ogni membro porta una visione unica e competenze, fondamentale per navigare le complessità e la velocità di transizione richiesta all’economia verso la sostenibilità ambientale. Così il progetto mira a promuovere un approccio integrato e sinergico, replicabile a scala comunale, ed essenziale per affrontare efficacemente le sfide del cambiamento climatico e per attuare a livello regionale e comunale le traiettorie di decarbonizzazione economica richieste dal Green Deal europeo, a cui la Regione ha aderito in maniera rafforzata con il Patto per il Lavoro e il Clima”.