“Chi fa parte delle istituzioni, a qualunque livello, ha il dovere di rispondere con trasparenza, concretezza e rispetto alle cittadine e ai cittadini, soprattutto quando si parla della ricostruzione post-alluvione, un impegno che riguarda la vita quotidiana e la sicurezza delle persone e il futuro dei territori”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, in merito al cronoprogramma dei lavori, in particolare a quelli affidati alla società statale Sogesid che ha l’incarico, in collaborazione con la Struttura commissariale e gli enti territoriali, di progettare e realizzare una parte significativa degli interventi per la ricostruzione post alluvione.
“I Comuni – afferma il presidente-, pur con risorse e strumenti più limitati di tutti gli altri, sono i soggetti che più si sono spesi nell’affrontare e gestire la ricostruzione, per questo meritano rispetto quando chiedono legittimamente tempi certi e accelerazioni nella realizzazione delle opere; in questo senso tutti i soggetti coinvolti, quelli statali, come Sogesid, e la Regione, quando vengono spronati a fare di più, devono prenderne atto e impegnarsi per migliorare nel rispetto delle responsabilità reciproche. Peraltro, atteggiamenti permalosi e rivendicativi come quelli esternati da Sogesid, non trovano coerenza con le rassicurazioni fornite loro dal commissario straordinario per la Ricostruzione, Fabrizio Curcio, e dal Governo”.
“Se ci sono criticità- prosegue de Pascale-, vanno affrontate con spirito costruttivo, non con il rimpallo delle colpe. Non si può rispondere alle sollecitazioni con toni recriminatori, quasi che accelerare i tempi sia una concessione, soprattutto quando sappiamo che il tempo è un fattore decisivo per non perdere le risorse disponibili, per mettere in sicurezza con celerità i territori e per non tradire le aspettative delle comunità locali”.
“Con la Struttura commissariale abbiamo avviato un rapporto di collaborazione proficuo, che deve essere un modello anche per tutti gli altri soggetti coinvolti-conclude-. Il messaggio che deve arrivare ai cittadini è uno solo: lo Stato, la Regione, le strutture tecniche e i Comuni remano tutti nella stessa direzione, per realizzare nei tempi previsti interventi fondamentali per la ricostruzione e la messa in sicurezza dei territori”.