Serata di sangue in via Amendola venerdì 22 agosto, durante la quale un giovane centrafricano è rimasto ferito al collo e al volto in seguito a una brutale aggressione con un oggetto di vetro. L’episodio si è verificato intorno alle 20.15 e ha visto l’intervento immediato degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, allertati dalla Centrale Operativa tramite il numero unico di emergenza 112, che aveva già inviato sul posto un’ambulanza del 118.

All’arrivo delle volanti, la scena si presentava drammatica: la vittima, circondata da alcuni connazionali accorsi in suo aiuto, perdeva copiosamente sangue da una profonda ferita che si estendeva dall’orecchio fino alla gola. L’uomo riportava inoltre una seconda lesione allo zigomo sinistro e un’escoriazione alla mano destra. Poco distante, sotto i portici, gli agenti rinvenivano numerosi cocci di vetro, probabilmente l’arma utilizzata per l’aggressione.

Nonostante le gravi condizioni, il giovane riusciva a indicare agli agenti il presunto aggressore: un connazionale nigeriano, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, descritto nei minimi dettagli per abbigliamento e aspetto. Grazie alla segnalazione, una volante proveniente da Piazza dei Martiri riusciva a individuare l’uomo pochi minuti dopo.

Nel frattempo i sanitari del 118 prestavano le prime cure alla vittima, trasportata successivamente in codice due al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. I medici hanno stimato per lui una prognosi di 15 giorni, trattandosi di ferite superficiali ma comunque rilevanti.

Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza acquisite è stato possibile ricostruire con precisione la dinamica dei fatti: inizialmente, tra i due cittadini nigeriani era nato un alterco verbale degenerato rapidamente in una colluttazione. Solo l’intervento di altri stranieri presenti sotto i portici aveva temporaneamente placato gli animi. Tuttavia, pochi istanti dopo, l’aggressore era ricomparso alle spalle della vittima, colpendola violentemente al collo con un oggetto di vetro, verosimilmente una bottiglia raccolta poco prima.

Gli accertamenti successivi hanno permesso di delineare il profilo del fermato: un 24enne con numerosi precedenti di polizia per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, ricettazione e reati in materia di stupefacenti. Irregolare sul territorio italiano dal 2021, risultava anche gravato da un rintraccio per notifica di un ordine di carcerazione e decreto di sospensione nei confronti di condannato in stato di libertà emesso dalla Procura della Repubblica di Bologna lo scorso maggio.

Alla luce della gravità dell’accaduto, e considerando l’assenza di una dimora stabile, il giovane è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto convalidato dall’autorità giudiziaria in data 25.08.25 e condotto presso la Casa Circondariale “Dozza”.