L’overdose è definita come un’intossicazione acuta dovuta all’assunzione di sostanze d’abuso che comporta un arresto cardio-respiratorio e, se non si interviene in tempo, il decesso.

Come ogni anno il servizio Dipendenze Patologiche dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia celebra la Giornata internazionale di sensibilizzazione sulle overdose – International Overdose Awareness Day (IOAD), che è definita, sul sito dedicato, https://www.overdoseday.com, “La più grande campagna annuale al mondo per porre fine all’overdose, ricordare senza stigma coloro che sono morti e riconoscere il dolore dei familiari e degli amici rimasti indietro”.

Tale giornata é un’occasione utile per favorire le conoscenze sui quadri di overdose, sui rischi legati all’uso di sostanze e sulla prevenzione degli stessi. Obiettivo della campagna annuale è ribadire che si può evitare la morte non solo astenendosi dalle sostanze, ma mettendo in atto comportamenti di tutela da parte del consumatore e della comunità.

In occasione della ricorrenza, il Servizio Dipendenze Patologiche e la Struttura a Bassa soglia d’accesso (SerDP/Drop-in “La Vigna”) dell’Ausl propongono attività e momenti di riflessione insieme agli utenti e agli operatori del Servizio Dipendenze Patologiche di Reggio Emilia e Provincia.

 

Questo il programma:

  • sabato 30 agosto 2025, nella sede del drop-in del Servizio a Bassa Soglia di accesso in Via Bocconi, dalle 9.30 a mezzogiorno, saranno offerte nozioni di Primo Soccorso e di utilizzo del presidio farmacologico Naloxone che, se usato tempestivamente, senza effetti collaterali, può bloccare l’azione dell’overdose da oppioidi in caso di intossicazione da sostanze e/o stato di incoscienza.

Simulazioni della gestione dell’arresto cardiorespiratorio, in particolare quello indotto da sostanze d’abuso con azione depressiva della funzione respiratoria e /o cardiocircolatoria, svolte da personale sanitario ospedaliero e dell’Ausl, saranno rivolte agli utenti e agli operatori del settore. Sono proprio i pazienti, infatti, ad avere maggiore possibilità di essere testimoni o anche purtroppo protagonisti di un’overdose e pertanto occorre insegnare loro a riconoscere l’evento e a intervenire, sia direttamente che chiamando i soccorsi sanitari;

  • mercoledì 3 settembre, giornata di commemorazione di Marco Gentili, ex coordinatore delle professioni sanitarie del servizio Dipendenze Patologiche di Reggio Emilia prematuramente scomparso dopo il suo pensionamento. Dalle 14.30 in via Ferdinando Bocconi 2/4 -servizio Bassa Soglia del serDP – sono invitati ex colleghi, famigliari e amici.

Saranno resi disponibili in tutte le sedi presidi sterili e di tutela per la prevenzione del contagio delle Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST), insieme a materiale informativo sulle sostanze e i loro rischi. Per informazioni contattare i seguenti numeri: 0522 335059-5057 (Ambulatorio SerDP a Bassa Soglia di Accesso di Via Bocconi) oppure 0522 268194 (Drop-in /SEI).

 

L’APPROFONDIMENTO

Il consumo di droghe continua ad aumentare in tutto il mondo con circa 0,5 milioni di morti che sono attribuibili all’uso di sostanze psicotrope e oltre il 70% coinvolgenti l’uso di oppioidi.

Il numero globale di persone che ha fatto uso di droghe nel solo anno 2023 è stato stimato in 316 milioni di persone, ovvero il 6% della popolazione mondiale di età compresa tra i 15 e i 64 anni (5,2% nel 2013), con riscontro di un aumento del consumo di cocaina il cui mercato negli ultimi decenni e in particolare dal 2017, è stato caratterizzato dalla più rapida crescita in assoluto.

Se a livello globale, il consumo stimato di oppioidi è rimasto relativamente stabile dal 2017 e se negli USA gli ultimi dati indicano un’iniziale flessione delle overdose correlate all’uso di fentanil, una emergente preoccupazione è quella legata alla diffusione di oppioidi sintetici e in particolare di nitazeni che possono essere fino a 500 volte più potenti dell’eroina. Dati preliminari indicano come in alcuni Paesi europei (Gran Bretagna, Estonia e Lettonia) siano in aumento le morti conseguenti all’uso di nitazeni (fino al 62% delle morti droga correlate) così come in Francia e Irlanda sono stati segnalati focolai di intossicazioni da nitazeni venduti erroneamente come eroina. Rilevante è l’uso, infatti, soprattutto involontario, di nitazeni, venduto come altre droghe o aggiunti ad altre sostanze, come cocaina in polvere, benzodiazepine, GHB, “ecstasy”, cannabis (dati World Drug Report, 2025).

In Italia, la Relazione Annuale al Parlamento indica come nel corso del 2024, siano stati rilevati 231 decessi per intossicazione acuta da sostanze stupefacenti (tasso di mortalità di sei decessi ogni milione di residenti nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 64 anni) dato sostanzialmente invariato a quello dell’anno precedente e in linea con il trend, osservato ormai dagli anni Duemila, di progressiva diminuzione. Nel 2024, la maggior parte dei decessi (83%) ha coinvolto persone di genere maschile e nel 12% cittadini di nazionalità straniera. Confermato l’aumento progressivo dell’età media delle persone decedute, passata da 39 a 42 anni. Per quanto riguarda le sostanze responsabili dell’intossicazione acuta letale, il 35% dei decessi è stato attribuito a oppiacei, in particolare eroina e il 35% a cocaina/crack. La maggior parte di questi decessi è, infine, associata al policonsumo: nel 44% decessi è stata rilevata la coassunzione di due o più sostanze stupefacenti e tra le combinazioni più frequenti si rileva la presenza di un oppioide od oppiaceo: cocaina-eroina (22%), cocaina-metadone (21%) e alcol-eroina (18%).

 

C’è un bisogno crescente, quindi, di:

  • sviluppare risposte rivolte a target di consumatori specifici (popolazione che invecchia con problemi cronici socio-sanitari, abusatori di sostanze psicostimolanti e poli consumatori);
  • ampliare i servizi di riduzione del danno per le persone che si iniettano droghe;
  • abbattere ulteriormente le barriere al trattamento con farmaco oppioide (terapia sostitutiva, tipo metadone, buprenorfina), tra i primari fattori protettivi contro l’overdose per i consumatori di oppiacei ad alto rischio;
  • sensibilizzare la comunità di cittadini e dei professionisti sanitari sull’importanza di collaborare per aumentare l’informazione e ridurre lo stigma sulle morti correlate all’uso di droghe;
  • implementare l’erogazione dei corsi di formazione specifici a favore di utenti, famigliari e operatori sulla prevenzione dei decessi droga-correlati e sulla gestione delle overdose, sull’attivazione dei soccorsi, delle manovre di Rianimazione Cardio – Polmonare (BLS) e di Primo Soccorso e sull’uso del naloxone, farmaco salvavita senza obbligo di prescrizione (SOP), ritirabile senza prescrizione medica nelle farmacie e somministrabile anche da non sanitari;
  • raggiungere una capillare diffusione del naloxone, erogato gratuitamente in tutti i servizi che si occupano di cura delle dipendenze e di riduzione del danno, in quanto farmaco salvavita nelle overdose da oppiacei grazie all’azione “antagonista” con cui contrasta la depressione respiratoria indotta dagli oppioidi.