Proseguono a ritmo serrato i lavori di recupero dell’ex Stazione Piccola di Modena, dove nel 2026 troverà sede la Fondazione Its Maker, con aule e laboratori tecnologicamente avanzati per l’attività dell’Istituto tecnico superiore di specializzazione post diploma.

Sono stati direttamente il sindaco Massimo Mezzetti e l’assessore ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni, insieme al presidente della Fondazione Its Maker Academy Ormes Corradini e a tecnici del Comune e dell’azienda che sta realizzando l’intervento, a verificare come procedono le attività del cantiere.

L’intervento, autorizzato dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per la città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ha un valore complessivo di sei milioni e 433 mila euro, è realizzato dal Consorzio Stabile Te.Co spa di Milano, con le consorziate esecutrici Coe. Si. spa di Roma e Cooperativa edile Appennino scarl di Bologna.

La riqualificazione dell’ex Stazione Piccola è finanziata completamente dalla Regione Emilia-Romagna, con i contributi europei del Por-Fesr 2021-2027, nell’ambito dell’Atuss (l’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile) e il Comune è individuato come soggetto attuatore. L’accordo tra Regione, Comune e Ferrovie Emilia-Romagna prevede il restauro e la rifunzionalizzazione dell’ex Fabbricato Viaggiatori per l’insediamento della sede della Fondazione Its Maker, ma anche la valorizzazione e la rigenerazione dell’intero comparto, situato in un’area di congiunzione strategica tra la zona storica e la zona sud della città.

I lavori, avviati nel mese di marzo, oltre alla sanificazione e bonifica dei locali, hanno riguardato finora la rimozione di muri divisori come da progetto esecutivo, la demolizione e il recupero dei pavimenti esistenti, il rinforzo dei solai, dei pilastri e delle scale e parte del restauro e della pulizia generale delle facciate.

L’edificio della Stazione risale agli inizi degli anni Trenta del Novecento e la riqualificazione riguarda un’area di quasi 1.700 metri quadri (a piano terra, al primo e al secondo piano) con la realizzazione di una dozzina tra aule e laboratori, sette uffici, un’area espositiva di un centinaio di metri quadrati accanto all’atrio d’ingresso su piazzale Manzoni. L’area bar e biglietteria viene collocata sul lato sud-ovest, accanto all’edicola. Si interviene anche sul porticato che si sviluppa di fronte ai binari per tutta la lunghezza dell’edificio. Sul lato est, accanto al percorso ciclabile, è previsto il posteggio per le bici.

Il progetto prevede il restauro delle facciate attraverso puntuali interventi di pulitura degli apparati decorativi e murari, così da restituire alla città l’edificio alla sua immagine originaria.

All’interno, viene modificata l’organizzazione degli spazi solo dove strettamente necessario per accogliere la nuova destinazione d’uso, così da lasciare la struttura degli ambienti il più possibile originale. In particolare, si mantengono fedelmente le caratteristiche architettoniche (pavimenti, soffitti, boiserie in legno) dell’atrio centrale e del locale Uscita. Dove possibile, vengono salvaguardate e reintegrate le pavimentazioni originali ancora presenti o, in alternativa, sono previste pavimentazione di uguale materiale, finitura e colorazione.

Per rispondere alle nuove destinazioni gli interventi strutturali necessari vengono realizzati seguendo la logica della “reversibilità” e gli interventi legati agli impianti vengono nascosti da controsoffitti o velette. Vengono restaurati tutti gli infissi in ferro del piano terra che danno sulla piazza e sui fianchi dell’edificio, mentre quelli fronte pensilina vengono sostituiti con nuovi sempre in ferro ma apribili, per soddisfare i rapporti aeranti e illuminanti delle future aule didattiche. Gli infissi in legno dei piani primo e secondo, invece, sono sostituiti con infissi in legno e in vetro camera.

È prevista la realizzazione di una controparete interna coibentata in corrispondenza dei muri perimetrali così da garantire un maggior confort e contenere i consumi energetici. Vengono inoltre realizzati nuovi impianti meccanici (impianto di riscaldamento e raffrescamento a pompa di calore, impianto di ricambio e trattamento aria), elettrici, di illuminazione (con plafoniere a led e corpi illuminanti di tipo sospeso), antintrusione, videosorveglianza, diffusione sonora e antincendio.