
Giovedì 4 settembre alle 20.30, piazza Sant’Agostino a Modena diventa il palcoscenico di Rock’n Rulli and Friends, lo spettacolo che porta in città energia, creatività e un forte messaggio di inclusione. La serata, a ingresso libero, è sostenuta da Coop Alleanza 3.0 con il patrocinio del Comune e della Provincia di Modena. A presentarla sarà Andrea Barbi, conduttore televisivo e volto familiare degli eventi modenesi, vicino alle iniziative che intrecciano cultura e sociale.
La protagonista è la Band Rock’n Rulli, nata dall’esperienza della storica Banda Rulli Frulli di Finale Emilia. Dal 2010 questa realtà unica porta avanti un progetto musicale e sociale che integra ragazze e ragazzi di età e abilità diverse, unendo la pratica musicale alla costruzione di strumenti ottenuti con materiali di recupero. Pentole, bidoni e lamiere diventano percussioni capaci di trasformare suoni in energia condivisa, abbattendo barriere e facendo delle differenze una forza collettiva.
Nel 2023 l’esperienza ha trovato nuova casa a Modena, grazie all’associazione Tempio APS, centro culturale multidisciplinare che promuove musica, arti e socialità. Da qui è nata la band Rock’n Rulli, che ha già fatto vibrare platee come l’Accademia Militare di Modena e il Teatro Troisi di Nonantola, conquistando il pubblico con l’impatto travolgente della propria musica.
Il concerto del 4 settembre sarà una vera e propria festa di suoni e colori: sul palco, i ragazzi e le ragazze della band presenteranno il loro repertorio con gli strumenti originali da loro stessi costruiti. Una testimonianza diretta di come “La Musica crea relazione. Insieme si può”, claim che racchiude lo spirito della serata. La serata Rock’n Rulli and Friends si propone quindi di veicolare un messaggio di solidarietà e di comunità che parte dal palco e abbraccia la città.
Come spiega Gianni Ricci, animatore del progetto: “Avevamo deciso di fare un concerto; per il titolo abbiamo subito pensato a Rock’n Rulli & Friends, come metafora delle diversità presenti nella società. Abbiamo parlato con Nicoletta Mantovani, anticipando la nostra intenzione, e abbiamo ricevuto un incoraggiamento pieno di suggestioni per costruire qualcosa di grande per Modena nel 2026. L’evento di quest’anno è quindi un test, un’edizione zero, per capire se la contaminazione tra generi e linguaggi funziona e se può crescere fino a diventare un appuntamento periodico”.