Il progetto ORACLE di Unimore, che si occupa dello sviluppo di dispositivi elettronici (sensori, transistor e circuiti) green e sostenibili, ha vinto il bando FIS – Fondo Italiano per la Scienza del Ministero dell’Università e della Ricerca e verrà finanziato per un importo di 1,3 milioni di euro. Il finanziamento permetterà di aprire un nuovo laboratorio di ricerca sull’elettronica flessibile e green presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche.

 

I dispositivi elettronici sono oggi essenziali in molti settori, grazie ai progressi nei sistemi integrati e nella miniaturizzazione dei transistor. Parallelamente si continua a sviluppare elettronica non convenzionale, come quella meccanicamente flessibile e trasparente, con applicazioni in tessuti smart e dispositivi biomedicale. Restano però aperte sfide legate all’impatto ambientale, soprattutto per l’approvvigionamento delle materie prime e la gestione degli scarti elettronici.

Il progetto ORACLE – Oxide-based thin-film devices upcycling for RecyclAble and CircuLar Electronics, coordinato dal Dott. Giuseppe Cantarella, ricercatore del Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche di Unimore, che si occupa dello sviluppo di dispositivi elettronici (sensori, transistor e circuiti) green e sostenibili, ha recentemente vinto il bando FIS – Fondo Italiano per la Scienza del Ministero dell’Università e della Ricerca e verrà finanziato per un importo di 1,3 milioni di euro.

Questo finanziamento permetterà di aprire un nuovo laboratorio di ricerca sull’elettronica flessibile e green presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche già dall’avvio del progetto, previsto per ottobre 2025, per una durata di tre anni.  L’obiettivo è quello di mettere a punto una piattaforma elettronica innovativa con impatto zero o addirittura positivo sull’ambiente.

Il progetto ci permetterà di realizzare un nuovo laboratorio presso il dipartimento FIM, dove un team di ricerca multidisciplinare, si occuperà di tutti gli aspetti riguardanti un dispositivo elettronico: dalla scelta dei materiali da utilizzare, la fabbricazione e la misura delle sue performance, fino alle diverse strategie da implementare per minimizzare e reintrodurre in natura gli scarti elettronici (e-waste).  Gli studenti, i dottoranti e i ricercatori che lavoreranno presso il FUELab  – Flexible and Unconventional Electronics Lab – potranno occuparsi di una tematica di ricerca estremamente innovativa e al passo con i tempi, in cui scienza, tecnologia e sostenibilità ambientale si intersecheranno tra loro.” – ha commentato il Dott. Cantarella.