Mutina Boica 2024 – foto di Davide Sabattini

Dall’11 al 14 settembre 2025 torna al Parco Ferrari di Modena la XVI edizione del festival di rievocazione storica Mutina Boica, organizzato da Crono Eventi, un progetto dell’associazione Aes Cranna, manifestazione storica della Regione Emilia-Romagna inserita all’interno di Modena Città dei Festival e realizzata con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Fondazione di Modena, Comune di Modena (sponsor Coop Alleanza 3.0, Gruppo Hera, Duca Passerino).

Quattro giorni di rievocazione, musica, teatro, buon cibo e condivisione per un totale di 120 eventi per tutte le età che accompagneranno spettatori e appassionati indietro nel tempo, oltre 40 espositori artigianali, più di 15 stand gastronomici, 400 rievocatori provenienti da tutta Italia e 5 concerti.

“La Profezia di Didone”, titolo di Mutina Boica 2025, invita a volgere lo sguardo al più grande conflitto dell’antichità, la seconda Guerra Punica, e lo fa attraverso gli occhi di una donna, la regina Didone, mitica fondatrice di Cartagine. Lei, insieme a tante altre donne saranno protagoniste di questa edizione. «Non è semplice guardare alla storia antica dagli occhi delle donne, sempre ai margini di un mondo che, nelle figure politiche e militari così come letterarie, ha nell’uomo l’unico riferimento –commentano gli organizzatori – Ma se sono gli uomini a fare la guerra, le donne come Didone ci ricordano che l’amore è più forte dell’ambizione. Altre donne saranno poi protagoniste del festival: in particolare l’ateniese Lisistrata, che nel tentativo di fermare una guerra (quella del Peloponneso) unisce le donne di Atene in uno sciopero dell’amore per riportare a casa i mariti, e Ipazia, filosofa Alessandrina alfiera della conoscenza e simbolo di un mondo travolto da estremismi ideologici prima che religiosi».

Tra le principali novità di questa edizione spiccano la messa in scena di “Lisistrata”, tratta da Aristofane, il 12 settembre ore 21, una produzione di Sted teatro ed Evoè per la regia di Marco Marzaioli, con in scena oltre 50 tra attrici e attori; lo spettacolo di rievocazione storica “Profezie e Giudizi” il 13 settembre ore 21, che ripercorre gli antefatti delle guerre tra Roma e Cartagine fino alla consacrazione del “vendicatore” Annibale insieme ai giochi gladiatori di Ars Dimicandi; l’appuntamento del 13 settembre ore 16.30 al Museo Civico di Modena “Moneta e mercenari: guerrieri al soldo di Annibale?” che vedrà gli interventi di Maria Cristina Molinari, responsabile del Medagliere Capitolino, Carlo Poggi, Dottore di ricerca in Storia Antica presso l’Alma Mater di Bologna, Antonio Gottarelli, Professore dell’Alma Mater di Bologna e direttore del Museo Civico Archeologico di Monterenzio e dell’Area d’Interesse Archeologico Naturalistico di Monte Bibele. Senza dimenticare l’appuntamento di domenica 14 settembre ore 18.30, con la Battaglia di Zama del 202 a.C., definitivo scontro tra Roma e Annibale, nonché conclusione del conflitto.

«Per bimbi e famiglie – illustrano gli organizzatori – torna “Il cammino del piccolo guerriero” in una rinnovata edizione, con più attività e laboratori rivolti a bambini tra i 4 e gli 11 anni: artigianato, sport e addestramento per vivere l’atmosfera di un villaggio gallico del III secolo a.C.; con “Il giudizio di Lugh”, invece, si inaugura un’avventura interattiva dedicata ai più grandi, un percorso a tappe con interazioni ludiche che porterà i partecipanti a vivere alcuni avvenimenti cruciali legati al mondo celtico della II guerra punica, ripercorrendo le storie dei personaggi del nostro fumetto “Il Torc Spezzato”».

Una piccola “deviazione” tematica sarà lo storytelling teatrale “La Caduta”, a cura del Teatro Storico d’Azione (come il reading dedicato a Ipazia), un nuovo progetto dedicato alle innumerevoli cause della fine dell’impero romano, con debutto giovedì 11 alle 20; mentre a uno dei più grandi ritrovamenti archeologici del mondo celtico, è dedicato l’incontro di venerdì 12 alle ore 19 con il restauratore Renaud Bernadet, che commenterà il documentario “Inchiesta sulla tomba dell’ultimo principe Celta”, prodotto da Arte TV.

La parte musicale ha nel concerto dei “Bardomagno”, acclamata band rock-folk che unisce ironia e divulgazione storica, il proprio headliner il venerdì alle ore 22.30, cui si affianca l’irish folk rock dei “The Clan” sabato alle 22.30; giovedì 11 settembre in scena gli Amhràn Mor e i Jimmy Scots Band, mentre chiudono il festival i Manjola’s folks band.

«Mutina Boica è un grande appuntamento per la nostra città: apre il mese degli eventi culturali e dei festival di settembre e si consolida come uno degli avvenimenti più significativi del periodo – dice Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura del Comune di Modena – Durante i giorni del festival verranno trattati temi non facilmente ‘consumabili’, ma il linguaggio utilizzato, fatto di musica, teatro e giochi, sarà fruibile da tutti. La nostra amministrazione continuerà sempre a sostenere appuntamenti di questo livello, aperti e accessibili a tutti e tutte». «Incontri, narrazioni e un programma sempre più ricco danno vita a uno spazio capace di avvicinare pubblici diversi a un’esperienza comune, che ogni anno cresce in contenuti e relazioni – sottolinea Matteo Tiezzi, presidente di Fondazione di Modena – È proprio questa capacità di intrecciare occasioni che rende i festival e gli eventi su più giornate specifici motori culturali e sociali, esperienze collettive che fanno bene al tessuto della città, rendendola più aperta e attrattiva».

In questa edizione, Mutina Boica rafforza ulteriormente il suo impegno sia sociale che ambientale: attraverso una partnership solidale con Porta Aperta, il pubblico è invitato a contribuire all’iniziativa “1000 pasti per chi ha bisogno!” donando un pasto alla mensa di questa associazione, dove ogni giorno 200 persone trovano cibo, accoglienza e cura. Parallelamente, come nelle precedenti edizioni, Mutina Boica donerà alla mensa le eccedenze alimentari del festival. «Siamo felici di questa bella collaborazione con una manifestazione così apprezzata e longeva – commenta la fundraiser Mariangela Leonetti dell’Area del Dono di Porta Aperta – Al centro, i temi della relazione e della condivisione attraverso il cibo, culture e mondi diversi che si incontrano esattamente come avviene ogni giorno a Porta Aperta».

La manifestazione sarà come sempre all’insegna dell’impegno plastic free e del contenimento dei rifiuti monouso, percorso iniziato nel 2019 che ha portato negli anni a risparmiare 100.000 bottigliette di plastica. Hera si occuperà della pulizia e del decoro dell’area, mettendo a disposizioni bidoni per la raccolta differenziata. Inoltre, la multiutility farà attività di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità con un gazebo allestito ad hoc e collaborerà con gli organizzatori alla fornitura dell’acqua evitando il ricorso alle bottiglie in plastica.

«Siamo orgogliosi di essere partner della sostenibilità di Mutina Boica, un evento che celebra il territorio e la sua storia con uno sguardo rivolto al futuro – dichiara Luca Sitta, referente Servizi Ambientali Modena del Gruppo Hera – Crediamo infatti che la transizione ecologica passi anche attraverso iniziative culturali capaci di coinvolgere la comunità e promuovere comportamenti virtuosi. Il nostro impegno è quello di accompagnare il territorio verso modelli sempre più sostenibili, valorizzando l’economia circolare e la responsabilità ambientale. Per questo, dopo anni di impegno condiviso, siamo orgogliosi di poter celebrare insieme agli organizzatori e alla città di Modena un risultato concreto: il risparmio di oltre 100.000 bottigliette di plastica. Un traguardo che testimonia come la sostenibilità sia un percorso realizzabile fatto di scelte quotidiane».

Per informazioni e dettagli sul programma: www.cronoeventi.it – Facebook e Instagram “Mutina Boica”