Nella serata del 1° settembre, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Reggio Emilia hanno individuato e denunciato una 38enne reggiana che, poche ore prima, aveva rubato un portafogli all’interno del cinema “ex Stalloni”. Fermata in via Eritrea con ancora addosso la refurtiva, la donna — già sottoposta alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di permanenza in casa nelle ore notturne — è stata riconosciuta senza esitazione dalla vittima.

E’ successo intorno alle ore 20:00, quando personale della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Reggio Emilia è stato attivato dalla Centrale Operativa a seguito della segnalazione di un furto consumato all’interno degli spogliatoi del cinema “ex Stalloni”, in via Campo Samarotto. La vittima, una donna, riferiva che ignota — descritta come una donna bionda vestita di rosso — si era introdotta nei locali portandole via il portafogli. Le immediate ricerche hanno dato frutti poche ore più tardi. Alle 23:00 circa, infatti, transitando in via Eritrea, la pattuglia notava una donna corrispondente alla descrizione fornita dalla denunciante. Fermata per gli accertamenti, la stessa — già conosciuta ai militari — consegnava spontaneamente un portafogli che, dalle verifiche, risultava essere proprio quello sottratto poco prima. La donna, identificata in una 38enne reggiana era peraltro sottoposta alla misura della sorveglianza speciale disposta dal Tribunale di Bologna lo scorso mese di maggio, con specifica prescrizione di permanere presso il domicilio dalle ore 22:00 alle ore 07:00. La sua presenza in strada oltre l’orario consentito configurava, quindi, anche la violazione delle disposizioni imposte dalla sorveglianza speciale. La vittima, recatasi in caserma, formalizzava la denuncia per furto. Contestualmente, le veniva mostrato un fascicolo fotografico all’interno del quale riconosceva nella donna fermata la presunta autrice del furto. Il portafogli recuperato veniva restituito alla legittima proprietaria.

Alla luce di tutto ciò, avendo i carabinieri acquisito elementi di presunta responsabilità a carico della donna, quest’ultima è stata denunciata in stato di libertà per furto e inosservanza delle prescrizioni connesse alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.