Si è tenuta questo pomeriggio in Piazza Gioberti a Reggio Emilia la 46esima edizione della Sagra della Giarèda.

La Giareda si annuncia ricca di proposte all’insegna della storia, dell’agricoltura e della cultura locale. I visitatori, oltre alla mostra-mercato, potranno assistere al mattino al “Concerto viandante” dei D’Esperanto Trio che si esibiranno in un musiche itineranti da piazza Roversi a piazza della Vittoria (ore 10.30-13). In occasione della Giareda, inoltre, il Museo della Ghiara osserverà un’apertura straordinaria: da venerdì 5 a lunedì 8 settembre dalle ore 16 alle ore 19. Ingresso libero.

Nel pomeriggio, in piazza Gioberti, è in programma il recital dei giovani allievi della scuola di musica Cepam (dalle ore 16.30 alle 17 e dalle 19.30) a cui seguirà l’incontro “Frutti dimenticati e biodiversità recuperata” con il professor Daniele Galli dell’istituto Zanelli che racconterà del germoplasma frutticolo e viticolo delle agricolture tradizionali italiane (ore 16.30). Quindi Clementina Santi interverrà su Parmigiano Reggiano e il paese di Bengodi” (ore 17) per celebrare la figura di Giovanni Boccaccio a 650 anni dalla scomparsa. A seguire Luciano Pantaleoni, autore di numerose opere sulle tradizioni popolari emiliane durante l’incontro “Arsan, Testi quedri” (ore 17.30).

Alla Giareda ci sarà anche modo di imparare i segreti del mestiere da una vera sfoglina: Rina Poletti condurrà un laboratorio di pasta sfoglia (ore 18 in piazza Roversi), dedicato ad adulti e ragazzi. A conclusione degli appuntamenti gastronomici l’incontro “La spongata e la Tibuia” in compagnia di Andrea Setti che preparerà e farà degustare la cosiddetta “torta degli ebrei” (ore 18.30).

La serata in piazza Gioberti proseguirà alle 19.40 con l’aperitivo in compagnia del docente di enografia italiana Matteo Pessina e con l’associazione Barrio de tango di Reggio Emilia che dalle 21 farà ballare sulle note della milonga di tango.

Piazza Roversi ospiterà, invece, alcune conversazioni legate alla cultura pastorale, come “Cercando una pecora, voci diverse da e sulla cultura pastorale delle antiche province estensi, quasi vent’anni dopo” con Andrea Iotti e Carlo Alberto Alberti, dell’Associazione nazionale Pastorizia (ore 17), e la presentazione del libro “Atlante delle razze autoctonecon il medico veterinario Alessio Zanon (ore 17.30). Non mancherà l’enogastromia con Andrea Gherpelli che alle ore 18 illustrerà le numerose qualità dei grani antichi, varietà di cereali che non sono state sottoposte a modificazioni genetiche o selezioni intensive da parte dell’uomo, mantenendo le loro caratteristiche originarie e rendendoli più adatti ai cambiamenti ambientali rispetto ai grani moderni. L’appuntamento a cura dell’Associazione dell’erbazzone reggiano toccherà invece i cuori e i palati di molti durante l’incontro “Un amore di erbazzone” (ore 18.30). Dalle 19.30 sarà possibile anche ammirare i panificatori dei “Forni a legna dei CT 9 di Novellara” che si metteranno all’opera in piazza Roversi.

Nel cortile di Palazzo Allende si tornerà a parlare di poesie, libri e storie, sempre in dialetto reggiano con i Vinkevalà (ore 14.30 – 16 – 19 -21) mentre alle 16 sarà possibile assistere al dialogo tra Damiano e Gabriele Scalbrini della Compagnia di teatro dialettale Fnilbus. Se durante Teera da beegh la banda musicale Ciocapiat intratterrà i visitatori con lo “Spoon River dei poveri” (dalle 16.30 alle 19), la terza serata della manifestazione verrà animata da “Gaudiosa… mente”, spettacolo di teatro dialettale in ricordo dell’artista reggiano Gaudio Catellani (ore 21).

L’area “Paideia” a Largo degli Alpini ospiterà tanti appuntamenti dedicati ai più piccoli, come i momenti in compagnia degli asini, del lupino del Gigante, delle antiche favole reggiane e dello spettacolo di burattini “Mingone e la stoffa preziosa” (ore 17.30).

Sempre al Chiostro maggiore della Ghiara (via Guasco) sarà possibile visitare la mostra di bonsai curata da Helen Bonsai, mentre l’Ensemble ArtemisNike suonerà per i visitatori alcuni canti popolari inglesi, irlandesi e arie d’opera (ore 11.30). La rassegna “Pasta Diva“, proseguirà davanti a un ottimo piatto di pasta che accompagna la visione del film Miseria e nobiltà (ore 21).

L’arte sacra a Reggio sarà protagonista domenica 7 settembre. Si comincia alle ore 15.30, con la visita guidata alla Basilica della Ghiara in compagnia di un cicerone d’eccezione, l’architetto reggiano Mauro Severi, a cui seguirà l’intervento sui committenti delle cappelle minori della Ghiara del professor Alberto Cadoppi. La visita guidata si ripeterà anche lunedì 8 alle ore 15.30. Mentre la chiesa di San Giorgio di via Farini, si potrà visitare alle ore 17 insieme allo storico dell’arte Massimo Mussini, la chiesa farà da palcoscenico al concerto di musiche classiche in programma alle ore 11.30 e 21). Infine, anche la Sinagoga di via dell’Aquila sarà aperta, grazie alla visita guidata curata da Istoreco, che si concluderà con la degustazione della tibuia (ore 17).

Anche domenica via Guasco ospiterà musiche, giocolerie, artisti di strada e le proposte delle diverse attività commerciali presenti.

Domenica 7 settembre, le celebrazioni religiose con le sante messe delle ore 7.30, 9.30 e 11.30, quest’ultima presieduta da padre Ricardo Perez Marquez, Priore provinciale dei Servi di Maria. La giornata proseguirà con le celebrazioni eucaristiche delle ore 18.30 e 20.30.

VISITE GUIDATE – REGGIO EMILIA WELCOME

In occasione della Giareda Reggio Emilia Welcome – Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica ha organizzato Reggio Emilia: Explore, un’iniziativa che consentirà di scoprire luoghi inediti e storie incredibili camminando per la città. Tra i percorsi proposti, “La città d’acqua – Alla scoperta dei canali scomparsi di Reggio” offrirà un tour della durata di 2 ore circa accompagnati da una guida turistica abilitata (adulti €10,00, ospiti del Comune di Reggio Emilia €8,00, bambini sotto i 12 anni e accompagnatori di persone disabili gratuito. Prenotazioni ufficio Iat, via Farini 1/a). Inoltre, sarà possibile esplorare la via Matildica del Volto Santo durante appositi trekking urbani in programma sabato 6 e domenica 7 settembre (iniziativa a pagamento, per informazioni Reggio Emilia Welcome – Ufficio Informazioni e accoglienza turistica (IAT-R) – Tel. 0522 451152 – E-mail iat@comune.re.it WhatsApp +39 331 2541123 (solo messaggi scritti).

Per informazioni: Ufficio Relazioni con pubblico al 0522 456660; Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT-R) tel 0522 451152.

Per saperne di più visita il sito www.comune.reggioemilia.it

L’INTERVENTO DEL SINDACO MASSARI ALL’INAUGURAZIONE

Buonasera a tutte e tutti,

Saluto autorità civili, religiose e militari

Anzitutto un ringraziamento a tutte le associazioni, i commercianti, gli artigiani, i volontari, l’ennesimo grande grazie perché senza di voi manifestazioni come questa non avrebbero luogo.

E’ un appuntamento atteso e amato dai reggiani: dal 1980 all’inizio del mese di settembre la sagra e’ tornata a scandire la ripresa dopo il periodo di riposo estivo. E’ un ritrovarsi, un ricominciare insieme, che coinvolge tutta la città, in particolare il suo centro storico.

La Giarèda è la nostra fiera più storica perché storico era il tributo che i reggiani erano soliti fare alla loro chiesa più antica e importante, la nostra basilica della Ghiara..

E’ un appuntamento che ha valenza sociale, economica e religiosa, che coinvolge tutta la nostra città in alcuni giorni di festa e di riscoperta del centro storico, un appuntamento che affonda le radici nella nostra storia ed è quindi autenticamente reggiano.

In questi giorni la città è viva e attrattiva.

E quest’anno, nel 2025, la Giarèda si presenta più ricca che mai. Per la prima volta la manifestazione si estende oltre Corso Garibaldi, coinvolgendo l’intero centro storico con un percorso che abbraccia Piazza Gioberti, Palazzo Allende, il chiostro della Ghiara, Piazza Roversi e Largo degli Alpini. Cinque stazioni tematiche scandiscono la festa: artigianato di qualità, verde e vivaismo, enogastronomia, antiquariato e vintage, associazionismo. Una scelta che racconta la nostra identità e valorizza le eccellenze locali.

Un palinsesto impreziosito da iniziative culturali di alto livello e per tutte le età, tra cui mi piace citare il convegno “arte e sacro”, le letture e gli spettacoli dialettali in “gallica nomina”, gli incontri di “gula et anima” con degustazioni bibliche e riflessioni spirituali, i percorsi di “ruralia” dedicati all’olio extravergine, alla vacca rossa e alle produzioni locali. E ancora, aperture straordinarie della Chiesa di San Spiridione e del Museo della Ghiara, che ci permettono di riscoprire luoghi preziosi della nostra storia.

Alla Giarèda inoltre in questi giorni si somma il festival di Emergency, appuntamento culturale importante che da ormai alcuni anni ci invita a riflettere sui grandi temi di attualità, in particolare sulla pace, che è il tema che più di tutti ci sta a cuore.

Ne parleremo dal 5 all’8 settembre in tutto il centro storico con giornalisti, scrittori, intellettuali, in un festival che fonde l’amore per la verità e l’autentica passione per i fragili, gli ultimi, gli indifesi che Emergency sa da sempre interpretare negli angoli del pianeta in cui purtroppo la guerra è quotidianità. Seguendo quella che è la filosofia del suo fondatore Gino Strada.

E anche in questa importante occasione voglio sottolineare lo sconforto e l’indignazione che ci accompagnano in questi giorni per quanto sta accadendo a Gaza, per l’annullamento di un popolo, per un genocidio senza alcuna giustificazione. Lo dico perché anche una festa come la Giarèda può e deve essere un momento di riflessione sul mondo, può e deve interrogare tutti noi su quanto possiamo e dobbiamo fare – nel solco di una tradizione di impegno civile che non è mai mancato in questa città – per sostenere la pace, con urgenza e con coraggio.

Per questo abbiamo esposto la bandiera della Palestina proprio insieme a quella di Emergency, per questo abbiamo aderito a una raccolta fondi dedicata e per questo chiediamo che il governo assicuri sostegno e protezione a chi prova a portare aiuti umanitari ad una popolazione martoriata, decimata e che vive la deprivazione più assoluta. Quello che sta facendo la Global Sumud Flotilla.

Sono le relazioni il vero antidoto all’individualismo, alla violenza e alla sopraffazione, al degrado e alla sofferenza delle persone.

Attraverso le relazioni, ci definiamo una comunità coesa, affrontiamo le difficoltà del nostro tempo e proviamo a trovare soluzioni ai problemi.

In questo senso appuntamenti come la Giarèda rappresentano una necessità, perché hanno l’obiettivo, quasi la missione, di mettere in relazione le persone.

Da centinaia d’anni, la Giarèda è autentico volano sociale per incontrarsi, per ritrovare l’orgoglio della reggianità, per riscoprire tradizioni e spazi pubblici.

Il tutto all’ombra della nostra meravigliosa Basilica. Un luogo iconico per noi reggiani, in cui ci siamo sempre riconosciuti. La Basilica della Ghiara, che prende il nome dalla ghiaia lasciata dal fiume, il luogo in cui sorse la prima Chiesa voluta dai Servi di Maria nel 1313 e consacrata nel 1619, in quel giorno di festa che fu di fatto l’inizio della nostra Giarèda.

Il tutto in un luogo chiave, come il centro storico. Un luogo che anche attraverso questa rinnovata edizione della Giarèda vogliamo rilanciare.

Lo stiamo facendo, insieme all’assessora Stefania Bondavalli, con un piano strategico che ha coinvolto moltissime persone, un piano che mira a dare nuova vitalità culturale, abitativa, sociale ed economica al cuore della città.

Non con l’obiettivo di tornare indietro ma di guardare a un nuovo modello di sviluppo del centro storico, di guardare al futuro della città come hub urbano attrattivo e di qualità.

Chiudo ricordando che questi sono i giorni in cui riscoprire la bellezza della nostra Reggio.

Nell’economia di una cronaca a cui è necessario prestare la massima attenzione, ritengo e riteniamo che ci sia lo spazio per vedere anche il bello delle nostre città e questa è davvero una splendida occasione per farlo.

D’altra parte, non dimentichiamo che fu Stendhal, grande frequentatore e amante della nostra città, nel 1820, a invitare tutti a “visitar Reggio in tempo di fiera”.

Buona Giarèda a tutte e tutti.