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Pubblico numeroso a spettacoli, eventi musicali e incontri; visite guidate a Chiese storiche e Sinagoga sold out, attività per bambini sempre affollate, ma anche i laboratori alla riscoperta di vecchi mestieri artigianali e delle tradizioni locali hanno suscitato curiosità e apprezzamento. Soprattutto la quattro giorni della Giareda ha contribuito ad animare le vie e le piazze del centro di Reggio Emilia anche al di fuori del tradizionale circuito della sagra che ruotava attorno alla Basilica della Ghiara.

Soddisfatta l’assessora alla Citta storica, Commercio e Turismo del comune di Reggio Emilia Stefania Bondavalli che in questi giorni ha vissuto la Giareda insieme a tanti reggiani arrivati anche dalla provincia: migliaia infatti i visitatori.
“La Giareda è una festività religiosa e molto altro, fa parte del nostro patrimonio culturale e sociale, oltre che religioso – afferma l’assessora Bondavalli – i reggiani vi sono particolarmente affezionati e il suo potenziale in termini di attrattività ne fa un volano di socialità e occasione di incontro che fa bene al centro storico. Il nostro obiettivo era valorizzarla rendendola ancora più apprezzata e attrattiva e le novità introdotte in questa edizione 2025 – con nuovi eventi, un’offerta commerciale diversificata e soprattutto l’ampliamento dell’area della manifestazione – sono state accolte con favore registrando un ottimo riscontro in termini di pubblico.

La Giareda 2025 – continua l’assessora – è stata partecipata e apprezzata; si tratta di un progetto sperimentale che quindi potrà subire aggiustamenti: valuteremo quali insieme alla città, agli esercenti del centro, agli ambulanti e a tutti i soggetti coinvolti con cui penseremo alla prossima edizione. Tutto ci fa pensare che la strada intrapresa sia quella giusta ed è con questo sguardo aperto che intendiamo lavorare a rivitalizzare il nostro centro con il contributo di chi vuole raccogliere insieme a noi questa sfida, decisiva per la città. Proprio nei giorni scorsi ho salutato la nascita di un nuovo comitato, quello degli esercenti di piazza San Prospero, che si aggiunge a quello di piazza Fontanesi. E in questi mesi, in cui abbiamo lavorato assieme a cittadini e associazioni, ho colto l’entusiasmo e la voglia di intraprendere insieme un percorso per il rilancio del centro storico che ci vede tutti impegnati. Grazie alle reggiane e ai reggiani che hanno voluto vivere la Sagra della Giareda, a chi ha lavorato e a chi si è messo a disposizione per un progetto di comunità”.